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Ingenti danni alle coltivazioni, il sindaco di Niscemi in ricognizione: “chiediamo riconoscimento stato di calamità”

Redazione

Ingenti danni alle coltivazioni, il sindaco di Niscemi in ricognizione: “chiediamo riconoscimento stato di calamità”

Gio, 10/09/2015 - 19:59

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Foto coltivazione allagataNISCEMI – La violenta pioggia torrenziale che ieri pomeriggio si è abbattuta in tutta l’isola e nel territorio comprensoriale, ha anche causato allagamenti nella Piana di Gela per l’esondazione del torrente Maroglio, con la piena che ha sradicato e trascinato interi carciofeti, determinando enormi danni all’agricoltura nei terreni coltivati da produttori niscemesi,  gelesi e dell’hinterland.

Il sindaco Francesco La Rosa, avendo ricevuto in giornata tantissime telefonate di produttori niscemesi e segnalazioni di intere piantagioni sommerse dall’acqua piovana, si è subito attivato per effettuare personalmente delle ricognizioni nella piana e sin dai piedi della collina di Niscemi per rilevare la consistenza dei danni all’agricoltura causati dalla violentissima “bomba d’acqua” ed eventualmente attivare per la sussistenza delle condizioni, tutte le procedure amministrative per la richiesta ed il riconoscimento dello stato di calamità naturale, volto ad indennizzare i produttori agricoli danneggiati.

Il Primo cittadino ha avvisato dee danni all’agricoltura della piana il sindaco  di Gela Domenico Messinese.

“L’ondata di maltempo”, afferma il sindaco Francesco La Rosa,” ha messo ancora di più in ginocchio l’agricoltura ed i nostri produttori che coltivano i terreni della nostra piana, con danni che determineranno notevoli cali delle produzioni  e quindi economici se non addirittura la totale mancanza di produzioni e di reddito.

I territori di Niscemi e Gela sono fortemente a vocazione agricola, ed i danni alle coltivazioni delle Piana, determineranno ripercussioni negative nell’intera economia del territorio.

Nell’imminenza dei danni causati dalla pioggia alluvionale”, conclude il primo cittadino, “siamo già attivi affinché l’attuale emergenza possa essere fronteggiata nel migliore dei modi”.

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