SAN CATALDO. Il vice presidente del consiglio Michele Caramia, subentrato il mese scorso al dimissionario Epifanio Salvatore Mistretta, non si dimetterà dalla carica per la quale è stato eletto. La sua elezione aveva fatto discutere in quanto maturata in maniera inattesa essendo stata il frutto di 8 voti di consiglieri della minoranza e di uno da parte di un consigliere di maggioranza franco tiratore, contro gli 8 della maggioranza che invece aveva votato il suo candidato Lino Pantano. Subito dopo la sua elezione, il neo vice presidente del consiglio ebbe a dire di volersi dimettere poiché appoggiava la candidatura di Pantano. Tuttavia, la successiva riflessione politica da lui compiuta , lo ha portato a rivedere questa sua posizione e ieri, nel corso del consiglio comunale, ha reso noto di accettare di ricoprire la carica di vice presidente del consiglio. Ieri Caramia ha ricordato di aver a suo tempo manifestato l’intenzione di rassegnare le dimissioni. Dichiarazioni, è bene dirlo, che ha detto di non rinnegare in quanto la sua lealtà nei confronti del progetto politico per il quale era stato eletto gli imponeva di rimettere ogni decisione alla valutazione della maggioranza. “Il risultato del voto imponeva una serena e attenta riflessione, ed è quello che è stato fatto”, ha detto il vice presidente del consiglio. Quest’ultimo ha voluto rendere partecipe l’intera città “della sensibilità e rispetto delle istituzioni che il gruppo di maggioranza ha dimostrato nel valutare la vicenda. Tutti, senza alcun dubbio, hanno riconosciuto  il voto del civico consesso e rispettando la volontà espressa dal Consiglio, mi invitavano a non dare seguito alla mia determinazione di rassegnare le dimissioni. C’è fiducia in me, così come in ogni altro membro della maggioranza”. C’è da dire che lo stesso consigliere comunale Lino Pantano, con grande senso delle istituzioni e rispetto della democrazia, ha sottolineato che Michele Caramia ha “tutte le carte in regola per assolvere con competenza e responsabilità il ruolo istituzionale che la situazione politica determinatasi gli ha conferito”. Michele Caramia, alla fine, ha pertanto accettato la responsabilità che il Consiglio gli ha affidato.