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Bimbo stuprato da coetaneo nel nisseno. La mamma accusa i Carabinieri: “Sapevano e non hanno fatto nulla”

Redazione

Bimbo stuprato da coetaneo nel nisseno. La mamma accusa i Carabinieri: “Sapevano e non hanno fatto nulla”

Sab, 23/08/2014 - 20:31

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imageCALTANISSETTA – La storia è una storiaccia, di quelle che coinvolgono un bimbo innocente stuprato da un altro ragazzino, un compagno di giochi. Ma è ancora più amara perché secondo i genitori, la violenza si poteva evitare e chi lo avrebbe dovuto fare, i carabinieri della Stazione, non lo hanno fatto, non credendo alla mamma che qualche giorno prima si era rivolta in caserma per denunciare le continue molestie subite dal suo piccolo ad opera di quello che si è rivelato il suo carnefice. Una vicenda triste, infima, nata in un contesto difficile e che trascina nel suo vortice due minori. Un caso non recente. Risale a dicembre, anche se da allora sulla faccenda non è trapelato mai nulla, nonostante nel frattempo la coraggiosa mamma abbia inviato un esposto alla Procura di Caltanissetta, ai vertici locali, provinciali e addirittura regionali dell’Arma. Nella missiva scritta dalla donna in un italiano che a volte zoppica ma non per questo meno incisivo, viene ricostruito l’intero accaduto. Tra le righe la mamma non si esime dal muovereun’accusa schiacciante ai militari. “Onorevoli signori tutti- principia- vi scrivo perché voglio giustizia per mio figlio stuprato da un vicino di casa. I carabinieri di Mussomeli lo sanno bene e conoscono tutto; sono anche venuti in ospedale a visitarlo dopo lo stupro. Voglio giustizia perché questa violenza si poteva evitare; la settimana prima assieme a mio marito ero venuta in caserma perché mio figlio aveva ricevuto botte e calci da parte del vicino di casa, ed aveva molta paura di uscire e persino di andare a scuola. Tutte queste cose, in maniera meno grave, un pomeriggio prima della violenza sessuale erano già successe, ed il… (qui compare il nome di un sottoufficiale) se ne è fregato, ha detto che non poteva fare niente. Quel pomeriggio non ha voluto prendere la denuncia mandandoci via dalla caserma come se fossimo stati noi i cattivi”. Accuse pesanti e circostanziate rivolte nei confronti di un militare: “Quel pomeriggio- chiude risentita la missiva la mamma- si è comportato da cattivo, non voleva che denunciassimo quel ragazzo, mandandoci via dalla caserma come se non capissimo niente”. Dall’Arma dei carabinieri confermano l’episodio della violenza ma non commentano le accuse rivolte ai militari della Stazione. Sul caso- fanno sapere- è stata informata la Procura ordinaria e quella dei minori. Aperta anche un’indagine interna che secondo fonti ufficiali del Comando provinciale non avrebbe però trovato dei riscontri oggettivi sulle accuse mosse dalla mamma.