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ENI: Gela, Cisl “In discussione futuro della Sicilia”

Redazione

ENI: Gela, Cisl “In discussione futuro della Sicilia”

Lun, 21/07/2014 - 16:32

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DSC_0167GELA – Le dichiarazioni dell’ad di Eni, Claudio Descalzi, arrivate dal Mozambico dove la societa’ si accinge a investire ben 50 miliardi, non convincono lavoratori e sindacati, che stamane sono scesi in piazza a Gela, nel nisseno, per protestare contro i piani di ridimensionamento del petrolchimico. “In discussione – denuncia Maurizio Bernava, segretario generale regionale Cisl – e’ il futuro della Sicilia nell’assetto strategico della chimica e della raffinazione, in Italia. Descalzi non se ne puo’ uscire con battute estemporanee fatte all’altro capo del pianeta. Per di piu’, dopo quindici giorni di proteste”. Ed Emanuele Gallo, segretario della Cisl di Agrigento-Caltanissetta-Enna, aggiunge: “Non ci fidiamo delle dichiarazioni rilasciate a qualche giornalista dalla stessa persona che ha manifestato la volonta’ di cancellare con un colpo di spugna l’accordo azienda-sindacati del luglio 2013”. Il riferimento e’ all’intesa di un anno fa che stabiliva investimenti per 700 milioni per rendere gli impianti gelesi ecocompatibili e piu’ competitivi. “Il programma ora appare azzerato. Per questo l’annuncio di Descalzi di puntare a investire 2,1 milioni in non meglio precisati progetti di trasformazione del sito in raffineria verde, non ci piace”, tuonano i sindacalisti, che continuano a insistere per il diretto coinvolgimento del premier Matteo Renzi nella vicenda. E per il suo intervento al tavolo su Gela che dovrebbe partire a Roma, questa settimana. Al premier, la Cisl rivolge anche l’appello affinche’ sottolinei a Eni che “investire in Italia conviene piu’ che spendere soldi per progetti in Paesi, dall’Iraq alla Libia al Mozambico alla Nigeria, dove per l’instabilita’ politica gli investimenti avviati potrebbero ridursi in fumo”.

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