Salute

Marianopoli, opposizione propone al Consiglio Comunale di adottare regolamento per sanatoria: maggioranza diserta

Redazione

Marianopoli, opposizione propone al Consiglio Comunale di adottare regolamento per sanatoria: maggioranza diserta

Sab, 15/03/2014 - 22:39

Condividi su:

sicMARIANOPOLI – Dopo la seduta consiliare del 18 febbraio anche quella del 13 marzo è andata deserta per colpa dei consiglieri della maggioranza e dell’amministrazione comunale.

Gli argomenti proposti dai consiglieri Giuseppe Cannella e Grazia Noto, da trattare e da approvare in consiglio, nell’interesse dei cittadini, riguardavano la proposta di deliberazione per ribadire l’inapplicabilità dell’addizionale ECA e MECA (che incide il 10% sulla tassa della spazzatura) poiché la stessa era già stata sospesa dalla passata amministrazione Vaccaro con delibera del Consiglio Comunale n. 38 del novembre 2007 e la proposta  per l’adozione di un regolamento, composto da 12 articoli, per la definizione agevolata di tutti i tributi comunali imponibili dal 2008 al 2013 ai sensi dell’art. 13 della legge 27 dicembre 2002, n° 289.

 L’amministrazione comunale e la maggioranza consiliare su questi temi e sulla praticabilità istituzionale del Consiglio Comunale hanno assunto un atteggiamento ridicolo, se non addirittura vergognoso ed illecito, con il ricorso alla diserzione delle sedute del Consiglio e con  il continuo ricorso alla minacce e diffide scritte, per ultimo quella del 13.3.2014, prot. 1418, fatte al Presidente Acquisti per impedirgli di far funzionare legittimamente e democraticamente il Consiglio Comunale.

 I capi gruppo consiliari Vullo Maria Antonietta, Rino Schifano e Salvatore Noto, con quest’ultima missiva, oltre a comunicare la diserzione dei loro gruppi alla seduta del Consiglio, ribadiscono e rincarano la dose delle malcelate minacce al Presidente, richiamando al riguardo quanto da loro già scritto con nota n. 1149 il 27.2.2014, addebitando allo stesso “la colpa” di aver convocato il Consiglio su richiesta dei consiglieri di opposizione, ritenendo ciò un fatto non democratico e fazioso.

Il Presidente Guido Acquisti,  non è vicino a noi politicamente, bensì è espressione elettorale dell’attuale maggioranza ed è stato consigliere comunale di punta della passata opposizione. Ad esso, infatti, per la dura attività d’opposizione fatta all’Amministrazione Vaccaro, l’attuale Sindaco, nella scorsa campagna elettorale, ha riversato quantità industriali di elogi, rimarcando più volte che in consiglio comunale ci sarebbero voluti  altri undici come l’Acquisti.

 Ebbene noi riteniamo che nelle ultime vicende del Consiglio Comunale il Presidente abbia agito legittimamente e nell’esclusivo interesse della salvaguardia delle prerogative democratiche del Consiglio Comunale, diversamente, lasciandosi prevaricare dal Sindaco e dai capi gruppo consiliari, avrebbe commesso gravi irregolarità procedurali e provocato una lesione della libertà e dei diritti istituzionali dei consiglieri d’opposizione quali rappresentanti delle ragioni dei cittadini che li hanno eletti.

Tra le minacce fatte al Presidente vi è quella del possibile danno erariale per le sedute che vanno deserte.

Questa fa veramente ridere o, a scelta, piangere, se si pensa che a disertare le sedute sono proprio loro della maggioranza che contano otto consiglieri più due accodati contro solo due di opposizione e quindi potrebbero determinare in Consiglio ciò che a loro più gli aggrada.

Certo se si dovesse pensare veramente al danno erariale o ad illeciti di altra natura, verrebbe spontaneo chiedersi se sia lecito, serio e dignitoso, che un consigliere, dopo che il proprio capogruppo comunica ufficialmente la diserzione dal Consiglio,  presentarsi in seduta, sapendo e costatando che con la sua presenza non si raggiunge ugualmente  il necessario numero legale, e che la sua risposta all’appello serve solo a lui per guadagnarsi un giorno di permesso dal proprio posto di lavoro.

La maggioranza non può continuare con questo atteggiamento puerile, ridicolo ed illegittimo di assentarsi dal Consiglio pur essendo in dieci contro due. Abbia il coraggio morale, se è proprio questo che vuole, di venire in Consiglio e votare contro le proposte dell’opposizione che equivarrebbe a votare contro gli interessi dei cittadini.

L’opposizione, ribadiamo, non ha nessuna volontà di rinunciare alla battaglia per la difesa dei sacrosanti interessi e diritti dei cittadini di Marianopoli e pertanto chiediamo l’immediata riconvocazione del consiglio comunale per la trattazione dei suddetti argomenti.

 Il Gruppo Consiliare

 (Serietà Impegno e Competenza)

banner italpress istituzionale banner italpress tv