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Il Prefetto accoglie gli immigrati: “Si misura la libertà di una democrazia dal modo in cui tratta i più deboli”

Redazione

Il Prefetto accoglie gli immigrati: “Si misura la libertà di una democrazia dal modo in cui tratta i più deboli”

Ven, 14/03/2014 - 10:06

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ipab prefettoSAN CATALDO – “Un paese non può essere definito civile se non è in grado di rendere dignitosa la vita di coloro che sono più poveri e che fuggono dalle loro nazioni per trovare la pace”. Parole di speranza e di pacificazione sociale quelle pronunciate ieri mattina dal Prefetto Carmine Valente che si è recato personalmente in visita ai 58 immigrati, per lo più pakistani, che da qualche giorno sono ospiti della ex casa di ospitalità per anziani “Canonico Pagano”. I giovani extracomunitari, il cui arrivo per giorni era stato “avversato” da alcuni esponenti, politici e di associazioni, e da qualche cittadino, non potevano ricevere accoglienza migliore. Nel discorso del prefetto, sicuramente carico di umanità, si leggeva da una parte un invito ai cittadini a far tesoro di questa esperienza accanto agli immigrati e dall’altro anche una “strigliata” nei confronti di coloro che nelle settimane passate avevano lanciato falsi allarmismi. Su quest’ultimo aspetto Carmine Valente è stato categorico. “Si misura la libertà di una democrazia – ha detto Valente – nel modo in cui sa dare accoglienza alle persone meno abbienti e più povere. Persone di tutto riguardo che non hanno nulla da invidiare o farsi invidiare da nessun italiano, credo che devono essere rispettati come qualsiasi altro italiano. Smettiamola di gridare all’untore, chissà quali mostri per le strade di San Cataldo che mettono a rischio la città? Smettiamola, non è questo essere cittadini di uno stato democratico. Mi rivolgo a quei cittadini e organizzazioni che hanno pensato che con i migranti arrivava il lupo cattivo, smettiamola! Loro hanno anche molto da insegnare a noi. Chi li conosce lo sa”.  Gli operatori dell’Ipab, tornati finalmente a lavoro dopo tre anni di fermo, ieri mattina hanno offerto loro bibite e dolcini in un clima di festa cui hanno preso parte il commissario straordinario del Comune, Licia Messina, il presidente della cooperativa “Progetto Vita” che ha preso in gestione la struttura, Pietro Biondi, il commissario straordinario dell’Ipab Roberto Lauricella, l’arciprete Biagio Biancheri e i sindacalisti Luisa Lunetta e Manuel Bonaffini. Unico presente in rappresentanza del consiglio comunale Giampiero Modaffari, leader di Riprendiamoci la Città. Allo stesso tempo ieri mattina il prefetto ha tranquillizzato i diciotto lavoratori dell’Ipab dicendo loro che entro fine mese cominceranno a lavorare tutti.

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