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“Marco Tomaselli”, manto erboso a rischio per il precoce utilizzo?

Redazione

“Marco Tomaselli”, manto erboso a rischio per il precoce utilizzo?

Ven, 12/10/2012 - 21:07

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CALTANISSETTA – L’erba del “Marco Tomaselli” è a rischio? Il comunicato, che è stato emanato dall’Assessorato allo Sport in merito all’utilizzo del “Marco Tomaselli” dopo i lavori di rifacimento che hanno interessato il manto erboso della struttura, non è di facile lettura. Andiamo con ordine, rileggiamo con attenzione il già citato scritto: “Si comunica che, il sopraluogo effettuato in data odierna (martedì 9 ottobre) dai responsabili dell’Impresa che sta svolgendo i lavori al campo sportivo Tomaselli e dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Caltanissetta, ha evidenziato che lo stato attuale del manto erboso non sarebbe, ancora oggi, nelle condizioni di poter essere utilizzato per lo svolgimento delle attività sportive. Ciò premesso, a seguito di un preciso intendimento dell’Amministrazione comunale tendente a far svolgere alla Nissa F.C. la gara interna del 14 p.v. allo stadio comunale,  in via del tutto eccezionale, si è addivenuti a tale conclusione. Pertanto la Nissa F.C. domenica prossima potrà disputare la gara di campionato al Marco Tomaselli sostenuta dai propri tifosi”.

L’intenzione dell’amministrazione è lodevole ed in parte condivisibile: restituire alla Nissa il proprio impianto di gioco. Ma, come si legge, poiché il manto erboso non sarebbe ancora nelle condizioni di essere utilizzato, potrebbero derivarne danni irreparabili? Si corre il rischio che il denaro pubblico impiegato per questo lavoro, sia stato speso inutilmente. Ovviamente non ne sarebbe responsabile la ditta esterna che ha provveduto al rifacimento. Di eventuali danni, chi ne dovrebbe rispondere? La Nissa o l’amministrazione comunale, che ha concesso l’utilizzo dello stadio?

E poi per rigore etico e di equità, altra problematica sorgerebbe automatica. Domenica 21 ottobre in occasione della gara casalinga della Nissa Rugby, anche a quest’altra società (per parità di trattamento) dovrebbe essere concesso l’uso dell’impianto. L’utilizzo intenso, due gare in quattordici giorni, può definitivamente compromettere i lavori di rifacimento. E’ il caso di rischiare? E’ il caso con i soldi della collettività di non seguire le regole? Aspettiamo gli sviluppi della vicenda; vigileremo affinché l’uso del bene comune sia ottimale e confacente alla logica ed al buon senso.

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