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Allevatori, ARAS in crisi: dipendenti in cassaintegrazione

Redazione

Allevatori, ARAS in crisi: dipendenti in cassaintegrazione

Sab, 06/10/2012 - 15:44

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PALERMO – Parte da Roberto Indovina, presidente del Consorzio provinciale degli allevatori, il grido di protesta degli operatori contro le decisioni adottate nell’assemblea di lunedì alla sede regionale dell’Aras, l’Associazione regionale degli allevatori che per via della crisi finanziaria ha posto tutti e 156 dipendenti siciliani in cassa integrazione. Un provvedimento che riguarda anche gli otto lavoratori nisseni. “Le delibere adottate lunedì – commenta Indovina-  metteranno in ginocchio gli allevatori dell’intera Regione. Tutti i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione, pertanto sono stati sospesi tutti i servizi”. L’Aras da oltre 60 anni costituisce un punto di riferimento sia per gli allevatori che per i consumatori. Tra le funzioni principali svolte dell’associazione si annoverano la tenuta dei registri anagrafici e l’esecuzione dei controlli funzionali sulla qualità del latte e della carne. “Si sta facendo confusione tra i buoni propositi di risparmio della spesa pubblica per fronteggiare la crisi e la necessità di garantire l’ erogazione di servizi essenziali per la collettività – aggiunge il presidente provinciale-. La scelta di mettere in cassa integrazione i dipendenti è arrivata senza consultare gli allevatori. Da un giorno all’altro gli allevatori sono stati privati dell’aiuto straordinario e prezioso fornito dai dipendenti dell’associazione. Conosciamo le difficoltà finanziarie dell’ente, ma la drastica soluzione di cassaintegrare i dipendenti non ci è mai stata prospettata”. L’ARAS risulta commissariata dal 2010: “Da diversi anni gli allevatori siciliani sono stati privati del diritto di gestire la propria associazione. Bisogna restituire l’ARAS ai propri associati”.