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ADOC, il nisseno Salvatore Pasqualetto presidente del Collegio dei Probiviri

Redazione

ADOC, il nisseno Salvatore Pasqualetto presidente del Collegio dei Probiviri

Lun, 11/07/2011 - 11:53

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ROMA – Salvatore Pasqualetto è stato eletto presidente nazionale del Collegio dei Probiviri dell’ADOC,  Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, nel corso del VI congresso nazionale che ha visto la riconferma del presidente uscente Carlo Pileri. La delegazione siciliana ha ottenuto dunque una importante affermazione, con la nomina, oltre a quella di Pasqualetto, di Giovanni Bellissima in qualità di segretario nazionale organizzativo, e di Luigi Ciotta quale componente la Segreteria nazionale. Per Salvatore Pasqualetto è il riconoscimento ad un impegno profuso in questi anni all’interno dell’Associazione, prima quale conciliatore nazionale negli organismi di mediazione e adesso come presidente del Collegio nazionale dei Probiviri.

Il Congresso aveva come tema “Consumatore – Terra Straniera” ed ha registrato la presenza di delegazioni provenienti da diversi Paesi stranieri; avviata una riflessione sulla condizione del cittadino-consumatore a fronte delle nuove sfide dei mercati europei e mondiali e del nuovo scenario dell’attuale condizione di crisi economica.

Nel suo intervento durante i lavori congressuali Pasqualetto ha ribadito che “il baricentro del mondo si sta spostando, non solo a est ma anche a sud: Brasile, Argentina, Cile, Australia, Sud Africa sono le nuove promesse dello sviluppo mondiale. In Europa il Nord stenta a ripartire, il Centro corre, il Sud resta fermo. I capitali corrono dove la velocità è alta ma la vera scommessa e il vero vantaggio è dove i margini sono molto più ampi, là dove non ci sono nemmeno le infrastrutture che, se solo fossero realizzate, varrebbero dieci volte più che altrove. Questo scenario viene descritto in tutte le analisi non di parte: se c’è la cultura per un’economia sana e se lì si decidesse di investire, là avremmo più spazi, più opportunità, maggiore crescita. Nelle aree dove lo sviluppo è una prospettiva concreta si guadagna molto di più dall’ottimale uso delle risorse. E non solo in termini di ricchezza percepita. Ovviamente, stante la scarsa intensità di capitale e la buona disponibilità di spazi e manodopera, al Sud ci sarebbe da guadagnare di più da un investimento ma in realtà non si guadagna affatto. Da queste considerazioni si parte per affermare che la “zona franca per la legalità” è l’unico strumento che può favorire una diversa condizione delle aree centro meridionali della Sicilia con Caltanissetta capofila di un progetto che sembra si avvii a possibile soluzione”.

“Non c’è vita associativa senza passione, senza idee e senza confronto – ha sottolineato Salvatore Pasqualetto subito dopo la sua proclamazione – ma non c’è associazione se non c’è anche una salda organizzazione e la soluzione dei problemi che man mano si affrontano”. L’ADOC di Caltanissetta, orgogliosa del risultato ottenuto, in questi giorni riunirà gli organismi statutari per affrontare alcuni argomenti che interessano la provincia e per valorizzare il dato congressuale emerso.

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