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Successo per i seminari della legalità. Nonostante il menefreghismo della Provincia

Redazione

Successo per i seminari della legalità. Nonostante il menefreghismo della Provincia

Lun, 20/06/2011 - 10:04

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CALTANISSETTA- Si è concluso il terzo ciclo di seminari di educazione alla legalità rivolto agli alunni delle terze classi di scuola media inferiore di tutta la Provincia di Caltanissetta.

Come e meglio degli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010, quello
2010/2011 appena concluso, ha visto la partecipazione attiva dei
ragazzi delle scuole medie inferiori della provincia nissena i quali,
opportunamente preparati con un apposito questionario, somministrato
loro prima di ogni singolo incontro, si sono resi protagonisti degli
stessi seminari ponendo anche delle domande ai relatori che a volte li
hanno messi in difficoltà nel dare delle risposte pertinenti.
“Ci fa piacere ricordare una riflessione di due grandi giornalisti, i quali avevano le idee chiare sul ruolo che deve avere l’informazione e sulla libertà di stampa in tema di legalità- scrive l’avvocato Salvatore Pecoraro-
Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la
violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili,
pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente
allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della
giustizia, impone ai politici il buon governo. Un giornalista incapace
– per vigliaccheria o calcolo – della verità si porta sulla coscienza
tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze, le
sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato capace di
combattere”. Così scriveva nel 1981, sul “Giornale del Sud”, Giuseppe
Fava, il direttore dei “Siciliani” ucciso dalla mafia il 5 gennaio del
1984.  Così intendeva la professione Roberto Morrione. La sua passione e la
sua tenacia, al termine di una luminosa carriera in Rai, si sono
tradotte nella costruzione di un nuovo progetto di informazione accanto
all’associazione ” Libera”. Detto questo considero l’atteggiamento quantomeno superficiale di taluni “giornalisti” sui seminari di educazione alla legalità, organizzati e diretti dal sottoscritto a beneficio degli studenti di
tutte le scuole medie, superiori ed inferiori, della provincia nissena”. Ed ancora: “Come detto sono volti al termine gli incontri settimanali dedicati ai
Seminari di Educazione alla Legalità, ideati e realizzati dal
sottoscritto, e destinati agli studenti delle Scuole Medie Inferiori
della provincia nissena. L’ultimo incontro, il 17° del cilclo iniziato il 15 gennaio 2011  nella scuola Media Statale “Rosso di San Secondo” di Caltanissetta, si è svolto a Campofranco il 4 giugno scorso, per i ragazzi delle medie di Campofranco e Sutera. Nella qualità di esperti della “società civile”, hanno partecipato ai Seminari gliavvocati Lusiana Teresa Rizzo, Salvatore Pecoraro, Anita Stuppia,Vincenzo Vitello,Enzo Toscano, Amedeo Cumella, Rocco Guarnaccia e Antonio Messina in rappresentanza dell’avvocatura, i
magistrati Giovanbattista Tona, Stefano Luciani, Francesco Pallini,
Gabriele Paci, Sonia Gangi e Gabriella Tomai in rappresentanza della
magistratura, i giornalisti Valerio Martines, Giuseppe Martorana,
Vincenzo Pane, Paolo Bognanni, Delfina Butera, Miriam Lo Dato, Luca
Maganuco, Roberto Mistretta, Erika Diliberto, Sergio Petta, Salvatore
Federico e Carmelo Lo Curto in rappresentanza dei giornalisti, il Col.
della G.d.F. Gianfranco Ardizzone ed il Tenente Paolo Salemi della G.d.
F. di Gela, il dr. Fabio Lacagnina della Polizia di Stato di
Caltanissetta, il Maggiore dei Carabinieri Stefano Romano, il Capitano
CC. Gabriele Tadoldi ed il Tenente CC. Daniele Bocchicchio, il V.
Questore Aggiunto Domenico Di Maio del Commissariato di P. S. di Gela,
il Commissario Capo Antonio Migliorisi del Commissariato di P.S. di
Niscemi in rappresentanza delle forze dell’ordine e, per ultimo ma non
l’ultimo Nello Ambra, presidente dell’Associazione Sportiva
Panathlon International, il quale ha partecipato a quasi tutti gli
incontri con i ragazzi, relazionando su “Bullismo” e su “I giovani e la
pratica sportiva”.
“A parte l’enorme successo riscosso tra gli studenti- dice l’organizzatore Salvatore Pecoraro- ma anche tra il personale docente, i Presidi, i Sindaci dei vari paesi e  tra gli stessi relatori, i Seminari quest’anno hanno purtroppo
registrato la defaillance di Confindustria (che inizialmente aveva dato
la sua adesione, come nei due anni precedenti, salvo poi tirarsi
indietro dopo i primi due Seminari, trascinandosi dietro anche alcuni
rappresentanti delle Forze dell’Ordine come la G.d.F., e lasciando una
scia di polemiche sfociate in una querela per diffamazione a mezzo
stampa che il sottoscritto ha dovuto presentare per salvaguardare la
propria onorabilità e la continuazione degli stessi Seminari) ed il
menefreghismo dell’Amministrazione provinciale che, nonostante abbia
patrocinato il ciclo di seminari dioeducazione alla legalità, alla
fine non ha approntato le somme neppure per offrire un rinfresco ai
relatori (tutti volontari che hanno persino uscito di tasca propria i
soldi della benzina per raggiungere le sedi dei vari Seminari) o fare
loro un piccolo regalino o targa/ricordo e, meno che mai, per
finanziare la pubblicazione degli atti di questa bellissima esperienza,
che potrebbe diventare un vanto per la Provincia Regionale di
Caltanissetta e un esempio da esportare altrove. Come dire :
l’Amministrazione Provinciale nissena si è presa gli onori ma non si è
assunta gli oneri.  Vabbè!.. vuol dire che doveva andare così!
Però poteva andare meglio. Ci consola il fatto di avere messo in
piedi una cosa straordinaria, di cui hanno tratto beneficio
principalmente i ragazzi di tutta la provincia; di aver organizzato
questa cosa splendida senza un soldo ( praticamente si è dimostrato che
si possono fare buone pratiche a costo zero ) e di aver assestato un
colpo tremendo alla criminalità organizzata, la quale d’ora in poi non
troverà “terreno fertile tra i giovani nisseni” e gli sarà sicuramente
più difficile fare opera di proselitismo nel cambio generazionale degli
uomini della mafia.
Tutto ciò è stato possibile realizzare grazie all’impegno del dr.
Antonio Gruttadauria e della prof.sa M.T. Gambuzza, del Provveditorato
agli Studi di Caltanissetta, all’impegno di tutti i Dirigenti
Scolastici delle scuole medie provinciali ed a quello di tutti i
Sindaci delle ventuno città che compongono la Provincia Regionale di
Caltanissetta e ( personalmente ma non quale amministratore provinciale
) dell’avv. Pietro Milano, persone queste alle quali, unitamente a
quelle elencate in premessa, va il mio vivo ringraziamento per aver
reso possibile questa magnifica esperienza”.