Salute

Ipab San Cataldo, chiesta dalla Cisl convocazione urgente del Prefetto

Redazione

Ipab San Cataldo, chiesta dalla Cisl convocazione urgente del Prefetto

Mar, 03/05/2011 - 10:53

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SAN CATALDO – La richiesta di convocazione di una riunione urgente dei soggetti responsabili dell’Ipab di San Cataldo e delle organizzazioni sindacali per l’individuazione di provvedimenti “rapidi da porre in essere, per l’utilizzo del personale Ipab di S. Cataldo” per scongiurare il pericolo di una mancata ripresa dell’attività lavorativa è stata avanzata dal segretario generale della Cisl FP Gianfranco Di Maria al Prefetto Umberto Guidato, al sindaco di San Cataldo Giuseppe Di Forti e al direttore generale dell’Asp n. 2 Paolo Salvatore Cantaro.

“Considerato – si legge nel documento a firma del segretario Di Maria – che sono trascorsi quasi 5 mesi dal quel fatidico 9.12.2010, giorno in cui, insieme al sindaco di San Cataldo, abbiamo incontrato il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta; considerato che, da allora, aspettiamo la favorevole risposta alla richiesta di poter utilizzare il personale dell’Ipab, anche a mezzo dell’Istituto del Comando, presso l’Asp di Caltanissetta; precisato che la richiesta origina dalla semplice considerazione che tra i suddetti lavoratori Ipab molti sono OSA (Operatore Socio Assistenziale) ed altri OSS (Operatore Socio Sanitario) e, comunque, tutti sono più che esperti nell’assistenza e, in particolare, alle persone non autosufficienti; considerato che, in questo lasso di tempo, è stata approvata, dall’Assessorato alla Sanità, la dotazione organica dell’Asp, è stato inaugurato, all’Ospedale Maddalena Raimondi di San Cataldo, il nuovo polo oncologico ed il padiglione di Radioterapia, circostanze, quest’ultime, che ci fanno ben sperare; considerato che il rilancio dell’Istituto, probabilmente, si è “arenato”; considerate infine le complicanze “nefaste”, non solo psicologiche e non solo teoriche, che, verosimilmente, potrebbero derivare dall’applicazione, ai lavoratori suddetti, del D.Lgs. 150/2009” la Cisl FP chiede un intervento urgente e la convocazione, appunto, di una riunione in cui poter “rappresentare, de visu, le ragioni dei lavoratori, i loro disagi e il loro desiderio di tornare ad occuparsi di quegli anziani che, inevitabilmente, erano diventati quasi dei parenti”.