Salute

Mussomeli, ”SoleArance” per dire si al gusto, alla salute e al lavoro

Redazione

Mussomeli, ”SoleArance” per dire si al gusto, alla salute e al lavoro

Sab, 26/03/2011 - 16:20

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MUSSOMELI – E’ partita oggi da Mussomeli alle 9,00 e domenica sarà nelle piazze principali dei capoluoghi di provincia della Sicilia, l’iniziativa “Solearance” promossa dalla Coldiretti, in collaborazione con l’assessorato comunale alle politiche agricole diretto dal dott. Sebastiano Sorce. Tante le persone che hanno gustare gratuitamente la vera spremuta di arancia siciliana. L’iniziativa “Solearance” non è solo per promuovere il frutto in se, ma soprattutto per chiedere di modificare una legge nazionale ormai datata la 286 del 1961, che consente di mettere molta più acqua che succo nelle aranciate e con la quale si prevede che le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi vero. Oltre ad innalzare ed anche sensibilmente la percentuale di vero succo d’arancia all’interno dei succhi la petizione mira ad introdurre l’obbligo dell’indicazione dell’origine del succo utilizzato nelle bevande (aranciate) e nei succhi di frutta. Una necessità per garantire, da un lato  piu’ qualità e sicurezza, dall’altro  piu’ salute ai consumatori e maggiore  sostenibilità della competitività del Made in Italy . Il Dott. Vincenzo Ianniello, Direttre della Coldiretti di Caltanissetta dice a tal proposito: “In un litro di aranciata che viene venduto mediamente a 1,30 euro ci sono solo 3 centesimi di arance. Usare più arance italiane nell’aranciata è anche un contributo concreto al mantenimento dell’attività agricola sul territorio con la possibilità di remunerare adeguatamente il prodotto e il lavoro necessario per ottenerlo. Negli utimi dieci anni sono scomparsi in Italia quasi un terzo degli agrumeti con effetti sul piano economico, paesaggistico e culturale. L’Assessore Sorce, che è anche un agronomo, a tal proposito aggiunge: “L’aumento di un solo punto percentuale di succo di arancia contenuto nelle aranciate, corrisponde alla produzione di oltre mille ettari di agrumeto e non avrebbe peraltro effetti sul prezzo finale al consumatore considerato che appena il 2,2 per cento del prezzo finale di vendita delle aranciate serve per remunerare le arance”.

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