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Chiarenza: “Immigrazione clandestina preoccupa nisseni”

Redazione

Chiarenza: “Immigrazione clandestina preoccupa nisseni”

Ven, 25/03/2011 - 18:54

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Davide Chiarenza, segretario provinciale del Sindacato italiano lavoratori polizia:

Il problema dell’immigrazione clandestina è un fenomeno che preoccupa i cittadini. I pregiudizi o le questioni ideologiche non aiutano però gli stranieri onesti e bisognosi. L’arrivo di immigrati nella nostra città può avere cause diverse: per es. motivi economici, politici o religiosi (ci riferiamo a coloro che subiscono persecuzioni politiche o religiose o provengono da dittature o da Paesi in guerra). Il diritto internazionale prevede che in questi casi sia riconosciuto il diritto di asilo. La norma però, non è di facile applicazione in quanto è  difficile provare la nazionalità di un clandestino che chiede asilo politico, e se questi ne ha effettivamente diritto. Le reazioni da parte dei cittadini verso i flussi immigratori sono diverse e sono varie le motivazioni, come l‘ elevato senso di insicurezza percepito, legato soprattutto a persone prive di reddito o di fissa dimora.   Nella nostra città esiste un problema di accoglienza che viene mitigato da una buona solidarietà che non riesce a soddisfare l’esigenza di tutti. Molti immigrati  seguono vie illegali per raggiungere il nostro paese; spesso mettono a rischio la propria vita, sono obbligati a viaggiare in condizioni disumane, possono essere oggetto di sfruttamento e di abuso; si affidano molto spesso a malavitosi che sono indicati come schiavisti, quali gestiscono vere e proprie tratte degli esseri umani. Secondo notizie raccolte sulla stampa tra il 1988 e il 2008 dall’osservatorio sulle vittime dell’immigrazione, almeno 12.000 tra uomini, donne e bambini hanno perso la vita tentando di raggiungere l’Europa clandestinamente. Gli scafisti, per esempio, si fanno pagare somme molto ingenti in cambio della speranza di una nuova vita e sono spesso alleati con varie organizzazioni criminali. Il mare non si attraversa soltanto su imbarcazioni di fortuna, ma anche su traghetti e mercantili, dove spesso viaggiano molti migranti, nascosti nella stiva o in qualche container. Una volta arrivati a destinazione, vengono spesso sfruttati da datori di lavoro privi di scrupolo che li usano come manodopera a basso costo, approfittando del fatto che sono facilmente ricattabili a causa della loro posizione irregolare; altri invece diventano manovalanza mafiosa. Molte clandestine, invece, finiscono nella rete della criminalità organizzata costringendole alla prostituzione. Adesso la tensione internazionale che grava sul mediterraneo  sta ulteriormente esasperando il fenomeno immigratorio a tal punto che i cittadini di Lampedusa cercano di impedire l’approdo delle imbarcazioni, creando problemi anche di ordine pubblico.

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