Salute

Caltanissetta, bimbi dell’Oasi Cristo Re in visita alla moschea: didattica dell’integrazione con il sorriso

Donatello Polizzi

Caltanissetta, bimbi dell’Oasi Cristo Re in visita alla moschea: didattica dell’integrazione con il sorriso

Ven, 20/04/2018 - 14:36

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CALTANISSETTA – L’integrazione non è un’imposizione, è un processo naturale, lento, costante, inarrestabile, che si alimenta e fortifica tramite la conoscenza e l’esperienza come quella compiuta stamani da tanti bimbi nisseni di molte scuole in occasione della “Festa dei Popoli” organizzata dalla Caritas. Gli alunni, poco meno di 60, delle quarte e quinte classi dell’Oasi Cristo Re si sono recate in visita nella Moschea di Caltanissetta in via Paolo Emiliani Giudici. Un momento forte, interessante e formativo.

In piccoli gruppi, accompagnati dalla dirigente scolastica Suor Maria Paola Melia, e dalle maestre Maria Rita Bartolò, Valeria Vullo e Mariella Rizza (insegnante di danza), sono stati accolti nella Moschea e hanno potuto conoscere, in generale, taluni aspetti ed usi della religione islamica anche grazie al lavoro di alcuni studenti del Liceo Classico “P. Mignosi”.

Raji Abdeghani (al centro della foto), addetto alle relazioni pubbliche, coadiuvato da Lofti Fassi nel corso degli incontri, racconta: “Abbiamo preparato i nostri dolci affinchè i bimbi potessero assaggiarli: è stato il primo momento della nostra accoglienza. Poi abbiamo dato alcune indicazioni sulla nostra religione, sul significato di alcune parole, quali ad esempio Imam.  Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla loro curiosità, dalle tante domande che ci hanno rivolto ed a cui abbiamo risposto. Sono stati attenti e interessati, senza mai tralasciare il sorriso ed il divertimento”.

El Khourdifi Abdelrhani, (in foto a sinistra) vice presidente dell’associazione CIDICL (Centro Islamico di Caltanissetta), sottolinea: “La Moschea Esiste dal 2009 allorquando acquistammo il locale e ci adoperammo per chiedere ed ottenere le prescritte autorizzazioni dal Ministero dell’Interno. Un luogo di culto, aperto nelle 5 volte in cui si compie quotidianamente la preghiera, ma nel quale operiamo anche a favore della nostra comunità. Ad esempio durante il Ramadan dividiamo, a chi ha meno possibilità, il cibo portato da altri”. Sempre disponibile alle nostre domande, ci spiega inoltre: “La comunità islamica sappia che qui c’è un luogo di preghiera e già in passato abbiamo accolto studenti, di ogni età, ed anche turisti”. Accoglienza e reciprocità, una normalità che dovrebbe essere consuetudinaria e che adesso assume ancora maggiore forza: le “diversità”, elementi preziosi e basilari, che si fondono e cementano la quotidianità, la convivenza.

Suor Maria Paola Melia, dirigente scolastico dell’Oasi Cristo Re, illustra i dettagli della visita: “Questa visita si inserisce in un nostro cammino didattico più ampio. Una volta al mese abbiamo svolto, con i ragazzi più grandi, degli incontri con una suora indiana ed una pakistana. Quello di oggi è stato un ulteriore passo per i nostri alunni che sono rimasti molto colpiti dall’esperienza vissuta. Sin dall’ingresso, quando hanno dovuto togliere le scarpe, hanno palesato curiosità ed attenzione.

Seduti sui tappeti, poi è stato un crescendo di domande, su ogni aspetto che ci era stato illustrato. Una mattinata istruttiva, con una sicura risonanza positiva. Poi siamo saliti in via Re D’Italia per visitare la chiesa Ortodossa di San Calogero; altro momento intenso, con i nostri ragazzi incuriositi dalle moltissime e ricchissime icone, così come dalla suddivisione della chiesa in tre zone.

Infine dopo una serie di degustazioni con cibi stranieri, abbiamo sviluppato, nella scalinata di piazza Mercato Grazia, con un piccolo spettacolo il tema che ci era stato assegnato per la festa dei popoli, quello della danza: ne abbiamo scelte tre, l’africana, la russa e la siciliana”.

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