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Pronuncia del Tribunale di Caltanissetta, università: legittimi i corsi romeni di Enna. Crisafulli: “Soddisfatti per la sentenza”

Redazione

Pronuncia del Tribunale di Caltanissetta, università: legittimi i corsi romeni di Enna. Crisafulli: “Soddisfatti per la sentenza”

Mer, 03/02/2016 - 17:30

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crisafulliIl giudice civile del tribunale di Caltanissetta ha ritenuto legittimi i corsi di medicina attivati a Enna dall’universita’ romena Dunarea de Jos. Respinte, quindi le tesi del Miur che aveva dato mandato all’Avvocatura di Stato di avviare il procedimento per stoppare i corsi, sostenendo che l’universita’ romena aveva aperto una facolta’ in territorio italiano senza alcuna autorizzazione del Miur. Il rettore della stessa Universita’ Dunarea de Jos ha piu’ volte ribadito che a Enna non e’ stata aperta nessuna filiale, bensi’ una estensione didattica in aula remota nel rispetto del Trattato per il funzionamento dell’Unione europea: per tale ragione, non necessita di alcun tipo di accreditamento da parte del ministero italiano, in quanto gia’ dotato dei necessari accreditamenti da parte del governo della Romania e dell’Unione europea. Il giudice nisseno ha accolto le tesi dei legali della Dunarea.

Il Miur aveva chiesto al giudice civile nisseno un provvedimento cautelare d’urgenza “ex articolo 700”, contro il Fondo Proserpina Srl, l’Universita’ Kore di Enna, l’Asp di Enna, l’universita’ romena, gli assessorati regionali alla Salute e all’Istruzione. Nel ricorso il ministero sostiene che l’attivazione dei corsi di laurea in convenzione con l’Universita’ rumena costituirebbe un illegittimo aggiramento del divieto reso in precedenza dallo stesso ministero all’attivazione di corsi di laurea e post laurea nel settore medico, ma il giudice ha rigettato il ricorso perche’ non sussistono i requisiti dell’urgenza e del grave danno. Per il giudice “il reale obiettivo del ministero sarebbe quello di impedire il conseguimento (o quantomeno la spendita) del titolo rumeno in Italia” ma osserva motivando il provvedimento di rigetto, che “nel caso in cui il Miur ritenesse che tali titoli non trovino automatico riconoscimento nel nostro Paese, ben potrebbe adottare, nell’ambito delle proprie attribuzioni, un formale provvedimento di diniego di tale efficacia, non risultando necessaria una preventiva pronuncia da parte dell’autorita’ giudiziaria. Qualora, al contrario, il ministero ritenesse che tali titoli godano del riconoscimento automatico in Italia, mal si comprenderebbe su quale base giustificare la chiesta interruzione dei corsi”. “Prendo atto con soddisfazione della sentenza del giudice di Caltanissetta. E’ prevalso il diritto sulle varie opinioni fino ad ora sentite”, commenta l’ex senatore del Pd Mirello Crisafulli (nella foto), presidente del Fondo Proserpina, interfaccia dell’universita’ romena.

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