Si è svolta questa mattina ad Acquaviva Platani (CL) la solenne cerimonia commemorativa dell’83° anniversario della morte del Carabiniere Giuseppe PLADO MOSCA, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”. Nato ad Acquaviva Platani l’11 agosto 1918 e caduto eroicamente ad Arbusow (Russia) il 22 dicembre 1942, il Carabiniere Plado Mosca è stato onorato con una cerimonia che ha visto la partecipata presenza di Istituzioni e cittadinanza.
La commemorazione è iniziata alle ore 10.30 presso il cimitero comunale con lo scoprimento e la benedizione di un cenotafio, realizzato per iniziativa del Dott. Calogero Alaimo, nipote del Decorato. La benedizione è stata impartita dal Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia, Don Salvatore Falzone. Due militari in Grande Uniforme Speciale (G.U.S.) hanno deposto una corona d’alloro ai piedi del cenotafio.
Alle ore 11.00, la cerimonia è proseguita con la Santa Messa nella Chiesa Santa Maria Della Luce di Acquaviva Platani, concelebrata dal Cappellano Militare Don Salvatore Falzone e dal Parroco Don Vincenzo Valenza.
Alla funzione religiosa, a cui hanno preso parte le Autorità civili e militari, i familiari del Decorato e una nutrita rappresentanza dell’Arma in servizio e in congedo, è seguito l’intervento commemorativo del Comandante Provinciale di Caltanissetta, che ha ricordato i tragici fatti d’armi, dando lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa dal Presidente della Repubblica con D.P.R. del 6 febbraio 1951:
“Addetto ad un comando di grande unità impegnata in difficile ed aspro ripiegamento, si distingueva per cosciente coraggio. Accerchiate le truppe della divisione e sottoposte a micidiale fuoco di armi automatiche e di artiglieria, confermava il suo valore partecipando reiteratamente a disperati contrattacchi. Benché estenuato dalle privazioni e dal gelo, in un ultimo disperato sprazzo di energia, per primo seguiva un soldato che, a cavallo ed agitando il tricolore, caricava l’avversario. Trascinati dal loro magnifico eroismo, centinaia di uomini benché stremati di forze, in un travolgente assalto all’arma bianca, riuscivano a spezzare il cerchio di ferro e fuoco che li stringeva. Nel raggiungere la posizione avversaria, cadeva colpito da una raffica di mitragliatrice, ma il suo cosciente eroismo consentiva alle stremate truppe della divisione di aprirsi un varco.”
Vallata di Arbusow (Russia), 22 dicembre 1942”

