CALTANISSETTA – Questa mattina piazza Garibaldi si è trasformata in un luogo di confronto, protesta e solidarietà. Decine di studenti universitari, giovani delle scuole superiori, insegnanti, anziani e pensionati si sono ritrovati al centro della città, affiancati dalle sigle sindacali della CGIL, dai rappresentanti di Legambiente e da tanti cittadini comuni che hanno voluto dare voce alla loro vicinanza al popolo palestinese.
Bandiere della pace, vessilli palestinesi e cartelloni con slogan di libertà hanno colorato la piazza. Tra un intervento e l’altro, scanditi da riflessioni e appelli alla pace, si alzava con forza il coro “Palestina libera”, un grido che ha unito voci e generazioni diverse in un’unica direzione: la richiesta di cessare ogni forma di violenza e sopraffazione.
Significativa la presenza dei ragazzi delle nuove generazioni, dagli studenti universitari a quelli delle scuole superiori, che hanno partecipato con convinzione e consapevolezza. Hanno preso la parola, ascoltato, portato riflessioni e testimonianze che hanno arricchito il dibattito, dimostrando una sensibilità che testimonia come la coscienza civile e la voglia di pace siano valori radicati anche nei più giovani.
Gli organizzatori e i partecipanti hanno sottolineato come questa mobilitazione si inserisca in un contesto globale, con piazze in tutto il mondo che chiedono la fine delle aggressioni e il rispetto dei diritti umani. “Non possiamo rimanere indifferenti”, ha commentato uno degli interventi, ricordando che la solidarietà è l’unica strada per costruire un futuro di convivenza.
Per qualche ora piazza Garibaldi è diventata il simbolo nisseno di un impegno che non conosce confini geografici: la pace come diritto universale e la speranza che le nuove generazioni possano farsi portavoce di un mondo più giusto.

