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Caltanissetta. Tifosi puniti dopo il derby, stop alle prime due trasferte per Nissa e Sancataldese

Redazione

Caltanissetta. Tifosi puniti dopo il derby, stop alle prime due trasferte per Nissa e Sancataldese

Ven, 05/09/2025 - 11:04

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CALTANISSETTA – Non è un inizio sereno per la stagione calcistica delle due principali squadre nissene. I tifosi di Nissa e Sancataldese non potranno infatti prendere parte alle prime due trasferte del campionato di Serie D. La decisione è arrivata dal Comitato nazionale di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, che il 2 settembre ha esaminato le condotte tenute durante il derby di Coppa Italia disputato lo scorso 31 agosto allo stadio “Marco Tomaselli” di Caltanissetta.

La tifoseria della Nissa nel derby di Coppa Italia

Benché non si siano registrati incidenti gravi, grazie al massiccio dispiegamento di forze dell’ordine coordinato dalla Questura di Caltanissetta, le relazioni hanno evidenziato comportamenti ritenuti a rischio: in diverse occasioni – si legge negli atti – i tifosi avrebbero cercato lo scontro, arrivando a lanciare pietre e mattoni contro gli agenti, fortunatamente senza conseguenze. Alcuni sostenitori della Sancataldese, inoltre, avrebbero provocato danni a strutture interne dello stadio, riuscendo ad entrare anche forzando un varco di controllo.

Contestualmente, il Questore Pinuccia Albertina Agnello ha firmato il primo Daspo: un diciannovenne tifoso verdeamaranto, trovato in possesso di due fumogeni nascosti sotto gli indumenti, non potrà accedere a impianti sportivi né alle aree limitrofe per un anno. Sono ancora al vaglio le posizioni di altri sostenitori di entrambe le tifoserie.

La curva con i tifosi della Sancataldese nel derby di Coppa Italia

Eppure il derby di Coppa Italia aveva regalato anche un colpo d’occhio straordinario. Le due curve, pur tra gli immancabili sfottò, avevano dato vita a coreografie bellissime, trasformando lo stadio “Marco Tomaselli” in un impianto da categoria superiore per intensità di tifo e partecipazione. Novanta minuti di cori, colori e passione che hanno sostenuto le due squadre senza sosta, in un clima acceso ma genuinamente sportivo. Un vero peccato, perché quel giorno i tifosi “veri” avevano offerto uno spettacolo da applausi.

Dispiace ancora di più che il comportamento di pochi facinorosi finisca per pesare sulla stragrande maggioranza dei tifosi della Nissa e della Sancataldese, che invece appaiono oggi i primi a subire le conseguenze. Alla fine, sono le società – che fanno investimenti importanti per onorare il campionato e coltivare ambizioni più alte – e le città di San Cataldo e Caltanissetta a pagare il prezzo più caro per colpa di pochissimi. Che questi provvedimenti possano almeno diventare occasione di crescita, scoraggiando in futuro certi comportamenti che finiscono per colpire le tifoserie nella loro interezza.

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