Palermo, 9 giugno – «Il clima nella maggioranza che sostiene il mio governo è buono e l’Aula lo ha dimostrato con un atteggiamento di grandissima maturità». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervistato da LiveSicilia. Il governatore ha escluso la possibilità di un rimpasto nella Giunta regionale: «Non ne vedo il motivo – ha detto – la stabilità e la compattezza sono i punti di forza della coalizione che sostiene il mio esecutivo».
Schifani ha sottolineato la coesione all’interno della maggioranza di centrodestra, evidenziando che «nonostante le normali dinamiche politiche, la maggioranza è unita e lavora per portare avanti i progetti e le riforme necessarie alla Sicilia». Secondo il presidente, la prova di questa stabilità si è vista anche nei lavori d’Aula, dove «è stato dimostrato grande senso di responsabilità e maturità politica».
Il governatore ha anche affrontato il tema delle eventuali tensioni interne a Forza Italia in Sicilia, respingendo le voci su presunti contrasti: «Crepe? Perché dovrebbero esserci? Siamo il primo gruppo all’Assemblea regionale siciliana, alle ultime elezioni europee abbiamo raccolto il 23,5% e alle elezioni Provinciali, qualche settimana fa, siamo stati il partito con il maggior numero di eletti. Forza Italia è in piena salute e gode di un consenso sempre crescente».
Schifani ha spiegato che il partito è caratterizzato da un confronto costruttivo e trasparente: «All’interno di Forza Italia si discute, ma sempre serenamente e alla luce del sole, sia in chat che durante incontri di persona. È questo spirito di confronto leale e di rispetto reciproco che contribuisce a rafforzare ulteriormente il clima positivo e la coesione del gruppo».
Il presidente ha concluso ribadendo che il governo regionale è impegnato a dare risposte concrete ai cittadini e a consolidare i risultati già raggiunti: «Continueremo a lavorare con determinazione e spirito di squadra, mantenendo saldo il dialogo tra le forze di maggioranza e con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei siciliani».