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Verso le amministrative a Caltanissetta: “Un Patto Etico di coesione popolare” per un umanesimo politico

Nunzia Caricchio

Verso le amministrative a Caltanissetta: “Un Patto Etico di coesione popolare” per un umanesimo politico

Ven, 08/03/2024 - 21:22

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Nella concitazione delle prossime elezioni amministrative di Caltanissetta – che si terranno i prossimi 8 e 9 giugno 2024 –, si cerca di offrire nuove vesti allo scenario politico, spogliandolo di quelle conflittualità e competizioni proprie delle campagne elettorali, dove i reali problemi della città vengono, molto spesso, messi in secondo piano, creando così disaffezione e scoramento nei confronti della politica.
Già il Rapporto CENSIS – Centro studi investimenti sociali – del 2022, giunto alla 56° edizione e pubblicato il 1° dicembre 2022, nella sua ricerca sullo stato socio-economico del Paese, una società che vive in una sorta di latenza di risposta, sospesa tra i segnali dei suoi sensori e la mancata elaborazione di uno schema di funzionamento.”, come dichiarato dal sito ufficiale.
Dunque, un’Italia malata, a tratti impaurita e disorientata.
Conseguentemente a tale condizione, nell’ambito di una profonda riflessione, la Consulta delle aggregazioni laicali, su sollecitazione del Monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, organizzò un incontro pubblico con l’obiettivo di alimentare la speranza nei confronti della comunità accogliendo proposte, stimoli che potessero rappresentare azioni concrete in grado di riprogettare il futuro della città basandolo sull’essere comunità solidale, allontanandolo, altresì, da quelle litanie lamentose e paralizzanti che recitano in coro la gran parte dei cittadini.
Da tale incontro nacque, circa dieci mesi fa, attraverso le figure del professor Ferdinando Rovello e del dottor Stefano Vitello, il Patto etico di coesione popolare, un appello, un programma che, ancora oggi, desidera ridare dignità alle persone rendendole parti attive della politica e non statici spettatori.
«Il Patto etico è stato spinto dalla necessità di reclamare un umanesimo politico che, superando le conflittualità strumentali elettorali, potesse abbracciare e valorizzare le risorse umane, culturali, professionali e tecniche di cui veramente la nostra città è ricca» afferma Stefano Vitello, segretario regionale delle aggregazioni laicali, già segretario della consulta diocesana di Caltanissetta. Continua: «E facendo, poi, riferimento a valori etici, potesse promuovere e difendere la dignità dell’uomo, impegnarsi per la tutela e la difesa del bene comune.»
Già sottoscritto da molte associazioni del territorio nisseno e sottoposto ai candidati sindaci – l’uscente Roberto Gambino, Annalisa Petitto e Walter Tesauro –, il Patto etico di coesione popolare intende, prossimamente, invitare la cittadinanza a sedersi intorno a un tavolo tecnico per discutere della varie tematiche della società e, di conseguenza, affrontare le questioni essenziali del territorio, non solo esponendole ma riflettendo insieme per trovare soluzioni e proposte; quindi, iniziare ad agire in sinergia per svegliare la città di Caltanissetta dallo stato dormiente in cui versa. Successivamente a tale incontro con i cittadini, il Patto desidera discutere pubblicamente delle proposte alla presenza dei candidati sindaci.
Tuttavia, in attesa dell’organizzazione dell’incontro, i promotori invitano la cittadinanza a inviare suggerimenti, proposte e riflessioni all’indirizzo mail armonia.cl3@gmail.com.
È necessario evidenziare le criticità che la città vive e nel frattempo proporre interventi. È tempo di disintegrare la sfiducia nei confronti della politica «cercando di risvegliare la coscienza dei cittadini e di sollecitare i custodi della città ad avere maggiori attenzioni e operatività, tenendo presente delle istanze che provengono dai cittadini» come afferma il dottor Stefano Vitello.
Il Patto etico di coesione popolare punta ad abbattere l’individualismo, valorizzando l’inclusione e l’integrazione, dove ognuno possa mettere a disposizione il proprio punto di forza per sostenere il punto di debolezza dell’altro. Accogliere è la parola chiave su cui si basa il Patto: accogliere riflessioni, suggerimenti, proposte, affinché lo si possa intendere come puro attivismo civico.
Vi è bisogno di propositività, di far uscire le potenzialità di cui è pregna Caltanissetta, cercando di convogliarle in un percorso unico.
«Caltanissetta è il centro della Sicilia, e ha una serie di opportunità che deve garantire – dichiara ancora il dottor Stefano vitello –. Deve riacquistare la speranza che ha perso, e non lo può fare il singolo politico, ma si ha bisogno della collaborazione, della partecipazione viva della cittadinanza.»
Caltanissetta ha bisogno di riscoprire il senso dell’appartenenza, spingendo l’orgoglio civico che possa alimentare la speranza con dei gesti concreti.

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