Dopo il terremoto in Marocco, che ha ucciso almeno 2.012 persone mentre altre 2.059 sono rimaste ferite (di questi 1.400 versano in gravi condizioni), migliaia di cittadini hanno trascorso la notte in strada per paura di nuove scosse.
Come riporta TGCom24, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 300.000 persone sono state colpite dalle forti scosse in tutto il Paese. I media locali hanno riferito che si è trattato del più forte sisma mai registrato nel Paese, con una magnitudo di 7 gradi Richter. Ed è frenetica la corsa contro il tempo dei soccorritori che scavano tra le macerie.
Sono andate avanti tutta la notte in Marocco le operazioni di ricerca di eventuali sopravvissuti al terremoto che ha distrutto la zona a sud di Marrakech. Il sisma, il più violento mai registrato nella storia del Paese magrebino, ha devastato interi villaggi e quartieri sbriciolando case e palazzi.
Come riferito dalle autorità del Regno, i soccorsi sono resi difficili dai danni alle infrastrutture in alcune zone rurali di montagna colpite dal violento sisma. Il re del Marocco Mohamed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. “E’ stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici”, si legge in un comunicato stampa del palazzo reale diffuso dall’agenzia ufficiale Map, al termine di una riunione presieduta dal sovrano e dedicata a esaminare le conseguenze del terremoto.
Nel dettaglio, 1.293 morti sono stati registrati nella provincia di Al Haouz, 452 nella provincia di Taroudant, 41 nella provincia di Ouarzazate e 15 decessi nella provincia di Marrakech. Il ministero dell’Interno marocchino ha riferito di prevedere che il bilancio delle vittime è destinato a aumentare man mano che i soccorritori raggiungeranno le aree remote e inizieranno a scavare tra le macerie alla ricerca dei sopravvissuti o per estrarre i corpi. (Fonte TgCom24).