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Al poeta acquavivese Calogero Sorce Primo e Secondo Premio al “I Concorso Internazionale di Poesia Memorial dott. Salvatore Davi’ ” 2022

Carmelo Barba

Al poeta acquavivese Calogero Sorce Primo e Secondo Premio al “I Concorso Internazionale di Poesia Memorial dott. Salvatore Davi’ ” 2022

Gio, 19/01/2023 - 09:47

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ACQUAVIVA PLATANI – Ancora premi letterari di poesia per il Vallone del Platani. Il poeta acquavivese Cav. Dott. Calogero Sorce, attualmente residente a Venaria Reale (TO), vince il Primo Premio al “I Concorso Internazionale di Poesia Memorial dott. Salvatore Davi’ 2022, nella Sez. B in vernacolo siciliano, classificandosi Primo Assoluto con la lirica “Ni ‘stu saccu”. La poesia tratta della vita difficile, spinta all’estremo, che si svolgeva nelle miniere di zolfo del nisseno nel secolo scorso, ove ogni giorno i solfarari entravano per lavorare negli angusti budelli della pirrera e non sapevano se ne sarebbero usciti vivi perché le insidie erano sempre in agguato. Insidie come le esplosioni e gli incendi causati dal gas “grisou” quando questo entrava a contatto con la fiamma della “citalena”. Incendi che per soffocarli e spegnerli venivano eretti subito dei muri nelle gallerie, spesso lasciando dietro di essi alcuni minatori a volte familiari, fratelli o padri, che morivano soffocati dal fumo o a causa delle ustioni riportate oppure sotto le frane delle gallerie stesse. Altra insidia ignobile era la pedofilia e a volte anche l’infanticidio come nel caso, avvenuto 1l 21 giugno 1931, del bambino Salvatore Zuffante, abusato, picchiato, strangolato, messo in un sacco e gettato poi nel fiume Salso; “caruso” questo che lavorava nella miniera “Tallarita”. Dei due “pirriatori” colpevoli dell’atroce misfatto poi uno era stato fucilato, in quel periodo era rientrata in vigore la pena di morte, e l’altro, graziato da Mussolini, era stato condannato all’ergastolo, come riportato nei fatti di cronaca dei giornali di allora. Il poeta Calogero Sorce vince anche il Secondo premio nella Sez G, poesia in vernacolo a tema legalità, con la lirica “La strage di Ciaculli”, avvenuta nella “I guerra di mafia”. Strage verificatasi a Ciaculli, comune di Palermo, il 30 giugno del 1963 da una bomba messa in un’auto, nella quale persero la vita sette persone delle forze di polizia, carabinieri e artificieri. Questi fatti, che rispecchiano una parte di storia siciliana, sono scritti nei versi dell’ “idioma siculo”, lingua la nostra indoeuropea di ceppo italo-romanzo. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 29 gennaio 2023 alle ore 15,00 presso la Chiesa Madre di Borgetto, in Via dell’Orologio, e verranno declamate le poesie classificatesi al 1°, 2° e 3° posto. La giuria, altamente qualificata, era composta da: Antonio Barracato, presidente e dai giurati: Palma Civello, Fabiana Faraci, Francesco Ferrante, Francesca Citrano, Dorothea Matranga, Pietro Rappa.

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