Salute

Italia, covid: torna la libertà ma vince cautela, molti con mascherine

Redazione

Italia, covid: torna la libertà ma vince cautela, molti con mascherine

Lun, 02/05/2022 - 19:15

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Prove tecniche da post- Covidin Italia, che da poche ore ha abbandonato quasi del tutto il Green pass e cancellato molti obblighi sulle mascherine. Aldila’ della fine delle norme pero’, il Paese – segnato da oltre due anni di pandemia – si scopre ancora prudente. Da Milano a Roma la quotidianita’ degli italiani non sembra affatto cambiata: in tanti indossano comunque Ffp2 o ‘chirurgiche’ nonostante l’uso dei dispositivi di protezione non sia piu’ necessario all’aperto, compresi gli stadi o gli eventi culturali, e in alcuni posti al chiuso, come bar e ristoranti, mentre negli uffici pubblici le mascherine restano solo ‘raccomandate’. 

Diverse aziende hanno persino deciso di prolungarne l’: allo stabilimento obbligo della Perugina utilizzare i cosiddetti ‘dpi’ essere utilizzati per tutto mese di maggio, ” Atteggiamenti che sembrano trovare il favore generalizzato dei lavoratori e degli esperti, i quali in generale invitano tutti alla cautela, soprattutto “per preservare i piu’ fragili”. Nulla invece cambia almeno fino al 15 giugno sui mezzi pubblici, dove il dispositivo di protezione resta obbligatorio. 

Tra le citta’ che ancora non hanno dato un addio alle mascherine c’e’ Milano: qui in negozi e supermercati la maggior parte dei clienti ha scelto di tenere le protezioni. Lo stesso vale per gli addetti ai lavori, commessi e negozianti, che preferiscono a indossarle. Nello shop di un noto marchio in via Montenapoleone ad accogliere le persone ci sono commessi con le mascherine: ” raro imbattersi in chi ha preferito che il Green pass restasse in vigore ancora per un po’. Un effetto dello stop al lasciapassare verde comincia gia’ ad emergere, in vista delle previsioni sul calo dei tamponi, tenendo in considerazione che molti sono quelli compiuti per ottenere il certificato per il luogo di lavoro. 

Gia’ in 24 ore – tenendo comunque conto che i dati sono riferiti a domenica primo maggio – i test effettuati sono stati ‘solo’ 122.444 (meno della meta’ del giorno precedente), per un tasso di positivita’ salito al 15,4% , una risalita dei ricoveri nei reparti ordinari (+56) e terapie intensive mediamente stabili (+2). 

Dall’ultimo bollettino emergono comunque 18.896 positivi e 124 vittime. Calano le misure, ma non i numeri sui decessi. E io ultimo dei tanti avvertimenti arriva dall’epidemiologo Massimo Ciccozzi: “un virus come questo per non darci piu’ fastidio in genere ci mette intorno ai cinque o sei anni, noi lo stiamo endemizzando in due anni e mezzo, ma solo grazie a mascherine e vaccini “. 

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