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Rassegna stampa. Si insedia a Caltanissetta il Tribunale Ecclesiastico Diocesano

Walter Gruttadauria - La Sicilia

Rassegna stampa. Si insedia a Caltanissetta il Tribunale Ecclesiastico Diocesano

Ven, 25/03/2022 - 16:35

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Si insedierà sabato presso la Curia Vescovile, dove avrà la sua sede, il nuovo tribunale ecclesiastico diocesano istituito dal Vescovo Monsignor Mario Russotto con proprio decreto del gennaio scorso.

Una novità importante, questa, per la nostra diocesi che avrà dunque una autonomia operativa per la trattazione dei processi di nullità matrimoniale, finora affidati al tribunale ecclesiastico regionale Siculo con sede a Palermo e interdiocesano. Monsignor Mario Russotto, che lo presiede, lo hai stituito “ad quinquennium” accogliendo le indicazioni della Santa Sede, del diritto canonico del nuovo ordinamento processuale delle cause di nullità.

La nuova istituzione a base diocesana avvicinerà così, anche materialmente, il collegio giudicante alle esigenze del nostro territorio, con un organismo nuovo nella composizione configurazione nelle competenze.

Il lavoro del tribunale, i cui componenti presteranno giuramento al momento all’insediamento, sarà sia forense-giudiziale che pastorale.

In aula opterà una compagine così composta: il vescovo o il suo vicario giudiziale che è il sacerdote Angelo Spilla, altri due giudici (i sacerdoti Alessandro Rovello e Giuseppe D’Anna), il promotore di giustizia e difensore del vincolo chiamato a difendere il vincolo matrimoniale (sacerdote Andrea Gaetano Muscarella), il cancelliere che sovrintende al corretto iter processuale (sacerdote Cataldo Amico o in sua vece il vicecancelliere sacerdote Salvatore Asaro) e infine un notaio preposto alla verbalizzazione redazione degli atti processuali (sacerdote Salvatore Asaro, signor Giuseppe Cardullo, dottoressa Luisella Cravotta, sacerdote Diego Trupia).

Andando la casistica delle cause finora intentata e relative alla nostra diocesi, i processi portati in passato al tribunale ecclesiastico regionale Siculo sono stati in media 12 all’anno: si è andati, ad esempio, dagli 8 del 2012 ai 16 del 2013 ai 5 del 2014. Dal novembre 2018, data di inizio dell’attività il tribunale ecclesiastico interdiocesano e fino ad oggi, la Diocesi di Caltanissetta ha trattato 49 processi di cui 27 ancora pendenti, con 9 di essi, comunque, già in fase di sentenza.

“D’ora in avanti – spiega il vicario giudiziale nuovo tribunale, Padre Angelo spilla da molti anni impegnato su tale particolare fronte giudiziario – le cause di nullità matrimoniale riguardanti la nostra diocesi verranno introdotte nella nostra sede tribunale. Sarò io, in qualità di Vicario giudiziale, ad ammettere il libello, determinare la formula del dubbio, decidere se la causa debba trattarsi con un processo ordinario o con il “processus brevior”, a costituire turni giudicanti e designare il presidente di turno”. Il “libello” a cui fa riferimento il sacerdote è in pratica l’esposto che chi introduce la causa per ottenere dichiarazione di nullità del proprio matrimonio (parte attrice) deve presentare, attraverso un avvocato o un patrono stabile, al tribunale ecclesiastico indicando, almeno per sommi capi, i fatti e le prove che possono dimostrare che quel matrimonio va, appunto, dichiarato nullo.

Sono varie ragioni che possono indurre alla richiesta e nullità: la mancanza del consenso di uno o di entrambi i coniugi a celebrare il matrimonio, lo stesso dicasi in caso di riserva mentale e simulazione; la celebrazione del matrimonio senza lo scopo e procreare o essere fedeli; errore sulla persona del futuro coniuge; la violenza fisica o il timore; l’impotenza nel rapporto sessuale sia da parte dell’uomo che della donna; la condizione di sterilità di uno e due coniugi dolosamente taciuta all’altro prima delle nozze.

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