Salute

Caltanissetta. Seminario sul funzionamento delle menti naturali e artificiali ed etica delle nuove tecnologie

Redazione 1

Caltanissetta. Seminario sul funzionamento delle menti naturali e artificiali ed etica delle nuove tecnologie

Lun, 06/05/2024 - 07:44

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CALTANISSETTA. Si è svolto presso l’Hotel Dioscuri di S.Leone (AG) il Seminario sul “Funzionamento delle menti naturali e artificiali ed etica delle nuove tecnologie” organizzato dall’Ordine dei TSRM e delle professioni sanitarie di Caltanissetta e Agrigento.

Il presidente Santoro ha introdotto e presentato l’importante evento formativo che ha visto la prestigiosa presenza di 2 relatori varesini: Massimiliano Paganini e Roberto Di Bella studiosi ed esperti in scienze cognitive, intelligenza artificiale, bioetica ed etica delle nuove tecnologie. Circa 150 i professionisti sanitari presenti in platea appartenenti alle 18 professioni sanitarie iscritte ai vari albi dell’Ordine. Per comprendere l’impatto dei progressi tecnologici sull’uomo e nella società, si sono ripercorse le tappe che dall’artefatto tecnologico hanno portato alla tecnologia, passando dal metodo scientifico alla morale.

Successivamente sono stati trattati i processi decisionali delle menti naturali e artificiali attraverso un approccio multidisciplinare tipico delle scienze cognitive che ricomprende, la psicologia cognitiva, la psicologia del giudizio, la filosofia della mente, le neuroscienze, l’intelligenza artificiale. Non è infatti possibile parlare di funzionamento delle menti artificiali senza prima affrontare il funzionamento delle menti naturali in quanto le prime cercano di emulare le seconde. Come funzionano le menti naturali? Come prendono le decisioni? Cosa sono le euristiche e i bias decisionali? Che cosa è l’intelligenza artificiale? Come funziona? Si tratta di vera intelligenza? Funzionano meglio i professionisti sanitari o gli algoritmi? Questi ed altri quesiti hanno suscitato grade interesse e attenzione tra i presenti.

Nella seconda sessione si è visto come il progresso tecnologico stia costruendo macchine sempre più performanti, portando l’uomo a macchinizzarsi e la macchina ad umanizzarsi. L’umano si trova di fronte ad un cambiamento antropologico nel concepire sé stesso e il mondo che lo circonda. Un viaggio in bilico tra etica e nuove tecnologie dove macchine Sapiens condividono sempre più il medesimo ambiente con gli umani. È indispensabile una formazione continua per governare la tecnologia e non esserne governati. Conclude il presidente “dobbiamo fare di tutto per farci trovare con i giusti anticorpi, pronti al salto culturale per formare un professionista capace, consapevole e preparato.

Occorre fugare il rischio in cui l’assistenza sanitaria viene intesa come attività industrializzata, meccanizzata e monetizzata, poiché essa sacrifica il calore umano e uccide l’anima del guaritore. La standardizzazione delle pratiche e delle linee guida se da una parte ci garantiscono di agire all’interno di percorsi sicuri, dall’altro possono farci perdere di vista la persona, protagonista assoluto del sistema salute. La medicina non è scienza esatta, ma una buona relazione professionista – paziente genera empatia e compassione riuscendo ad alleviare le sofferenze del paziente e la fatica emotiva e professionale di tutti noi che lo incontriamo ogni giorno.

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