Salute

La denuncia M5S: Il covid a Palermo blocca anche le nascite

Redazione

La denuncia M5S: Il covid a Palermo blocca anche le nascite

Mer, 05/05/2021 - 17:08

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“La disorganizzazione della sanità pubblica in Sicilia in epoca Covid mette un freno anche alle nascite. Oggi in commissione Salute abbiamo ascoltato le coppie che stavano effettuando un percorso di procreazione assistita e che sono state letteralmente abbandonate in seguito alla chiusura del Villa Sofia Cervello. Uno scandalo in piena regola perché non sono stati previsti percorsi e strutture alternative prima della riconversione dell’ospedale in centro COVID. Anche su questo, il presidente Musumeci, tace colpevolmente”.

A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle componenti della Commissione Salute all’Ars Salvatore Siragusa, Francesco Cappello, Giorgio Pasqua e Antonio De Luca a margine dell’audizione di alcuni pazienti che stanno effettuando percorsi di procreazione assistita in provincia di Palermo. “Il racconto di queste coppie – spiega Siragusa – rappresenta l’ennesima sconfitta del sistema sanitario pubblico in provincia di Palermo. Le coppie che decidono di effettuare un percorso di fecondazione assistita hanno ovviamente situazioni sanitarie e personali per le quali il tempo è preziosissimo.

Invece succede che chi aveva degli embrioni conservati nelle celle frigorifero del Villa Sofia- Cervello, se li è visti letteralmente bloccati in ospedale, a causa della conversione in centro covid. Bloccati gli embrioni, stoppati anche i processi di fecondazione. Così alcune coppie hanno preferito recarsi in altre strutture a Catania e ricominciare il percorso, con ulteriore grave aumento dei costi (già non indifferenti nel caso del ticket per la sanità pubblica), mentre altre stanno continuando l’accidentato percorso al Villa Sofia.

Una situazione che va avanti da un anno e che costituisce un gravissimo problema per quelle coppie la cui età biologica può essere un ostacolo per la fecondazione. Auspichiamo che il presidente Musumeci, attuale assessore ad interim della Sanità, si faccia carico di risolvere immediatamente questa situazione” – conclude Siragusa.  

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