Salute

Su stop feste in casa Conte chiarisce: “Forte raccomandazione no divieto”

Redazione

Su stop feste in casa Conte chiarisce: “Forte raccomandazione no divieto”

Lun, 12/10/2020 - 21:35

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Lo stop alle feste in casa mette in difficoltà la maggioranza. La misura fortemente voluta dal ministro Roberto Speranza è di difficile attuazione (impossibile infatti limitare la libertà tra le mura domestiche), con il premier Giuseppe Conte che durante la cabina di regia a palazzo Chigi, con le Regioni, i Comuni e le province, presenta così la stretta: “Inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi – trapela -. Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”. Feste private sì, ma limitate a un massimo di 6 persone e con la mascherina indossata, insomma. E’ tuttavia nella sostanza che si apre il dibattito in seno al governo giallo-rosso-viola, con chi vorrebbe il pugno duro e chi invece vuole continuare a confidare nel buon senso delle persone. Vietate invece feste all’aperto e al chiuso. Salvo matrimoni e altri festeggiamenti di riti civili e religiosi, ma con un massimo di 30 persone. Il tema delle feste private rallenta, di fatto, la tabella di marcia che il presidente del Consiglio si era prefissato, aprendo così una riflessione tra Conte e i capidelegazione, che non si scioglie per varare il Dpcm in serata.Tutto rimandato a domani. Intanto vengono confermate alcune delle misure che nei giorni scorsi si erano rincorse come indiscrezioni. Divieto a svolgere le gite scolastiche; chiusura dei locali per le 24, con il limite fino alle 21 per poter sostare e consumare all’esterno, a meno che gli stessi locali non abbiano nella propria disponibilità dei tavoli.

Per gli stadi l’orientamento del governo è consentire una capienza massima del 10%. Dunque, fino a un massimo di mille persone in caso di impianti superiori a diecimila posti. E’ però la partitella con gli amici a subire la vera stretta. Dal basket al calcetto, il governo ha deciso di vietare gli sport di contatto a livello amatoriale, ma non per le società dilettantistiche, affiliate a federazioni o enti, che adottano protocolli di sicurezza. Entra nel Dpcm anche la nuova quarantena a 10 anziché 14 giorni, misura che ieri ha ricevuto il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico e oggi è entrata nella circolare del ministero della Salute. Via libera anche al tampone unico per essere dichiarati ‘liberi’ dal contagio da Covid-19 e autorizzati anche i test rapidi nelle scuole.E, a proposito di scuole, le Regioni hanno proposto al governo di prevedere la didattica a distanza per le superiori. La proposta avrebbe come fine quello di alleggerire il trasporto pubblico ed evitare che il governo intervenga nuovamente sulla capienza ad ora fissata all’80 per cento. Una soluzione che già questa estate era stata ‘osteggiata’ dal Cts ritenendola di manica ‘troppo’ larga. La proposta – viene spiegato – sarà esaminata nei prossimi giorni e non sarà quindi contenuta nel decreto. Intanto da Taranto, Conte oggi è tornato a rassicurare: “Escluderei un nuovo lockdown, lo diciamo a ragion veduta perché abbiamo lavorato proprio per prevenirlo. Se proprio questa curva dovesse continuare a risalire prevedo qualche lockdown circoscritto ma non siamo più nella situazione di chiusure su tutto il territorio o su grandi aeree”.

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