Salute

Caltanissetta. L’associazione Casa Famiglia Rosetta ha aderito al progetto “Aperta – mente”.

Redazione 1

Caltanissetta. L’associazione Casa Famiglia Rosetta ha aderito al progetto “Aperta – mente”.

Mer, 23/09/2020 - 16:10

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L’Associazione “Casa Rosetta” ha aderito al progetto cittadino “Aperta – mente” ideato dal pittore e scultore Carlo Sillitti e patrocinato dall’amministrazione comunale come contributo alla valorizzazione della cultura, l’arte e la bellezza della città di Caltanissetta. Una “Biblioteca a Cielo Aperto”, diffusa nelle vetrine e negli spazi di negozi dismessi nel centro della città, è un altro piccolo tassello di speranza che, malgrado le difficoltà, prova a migliorare giorno dopo giorno lo sviluppo personale e della società in cui si vive.

L’Associazione “Casa Rosetta” coinvolgerà in modo attivo alcuni ospiti delle comunità terapeutiche con problematiche di dipendenza e di disagio sociale. La persona e il suo bisogno di significato sono alla base dell’azione di accoglienza, di recupero e di reinserimento sociale dell’Associazione, la quale ricerca il confronto e la collaborazione con Istituzioni animate della stessa attenzione verso la persona e l’impegno convergente al bene comune.

L’ascolto e l’attenzione ai bisogni e alle ragioni dell’”altro” sono cardini della visione e dello spirito che ispira dagli anni Ottanta la sua molteplice azione nelle aree di intervento sociosanitaria, psico-sociale, psicopedagogica, socioculturale e spirituale. Anche al di là dei servizi erogati dalle proprie strutture, Casa Rosetta vuol essere a disposizione della città per contribuire alla costruzione di progetti di crescita e di sviluppo e al rafforzamento della speranza.

In questo quadro Casa Rosetta intende la cittadinanza attiva come la capacità dei singoli cittadini di organizzarsi in modo multiforme, di mobilitare risorse umane, tecniche, finanziarie, di agire con modalità e strategie differenziate esercitando poteri e responsabilità volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni. 

Educare alla cittadinanza attiva rappresenta una sfida possibile, vuol dire educare al pensiero critico, al rafforzamento del legame sociale e dell’inclusione, alla partecipazione e all’apertura alla pluralità, alla consapevolezza dei valori condivisi, lavorare perché l’azione comune si configuri come un fatto eminentemente educativo.

Il profondo disagio umano e sociale non è un fenomeno che si configura in modo isolato ed a sé stante bensì si configura estremamente complesso e stratificato al quale concorrono diversi fattori personali, familiari, ambientali, culturali.  Urge un approccio che prenda in considerazione la complessità del problema, comprenda la reale origine attraverso una cultura e un’educazione della consapevolezza anche attraverso “l’Arte”.

Il processo terapeutico similmente al progetto “Aperta-mente” guida e sostiene le persone a fermarsi e rintracciare le zone d’ombra, lo sporco dentro ognuno di noi, la fragilità, a prendere consapevolezza del proprio decadimento e iniziare un lungo e sofferto lavoro di pulizia interiore fino a giungere ad uno stato di benessere e bellezza individuale e collettivo. 

L’ Arte “maieutica” stimola le persone a sviluppare ed esternare le proprie abilità che servono a potenziare il concetto di autoefficacia, di autodeterminazione e di empowerment sociale, un processo dell’azione sociale attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale politico e migliorare l’equità e la qualità.   Attraverso la voglia di creare il bello, si lavora nel rapporto d’ interrelazione tra le persone, sullo scambio reciproco, sulla riappropriazione del vero incontro con l’altro non più mediato dai social network ma face to face.

La promozione della bellezza e della lettura come mezzo efficace per ispirare e unire le comunità funge da collante sociale ed è il mezzo per stabilire il contatto e la cooperazione con le persone, si riparte in termini sociali e interpersonali, poiché questa tipologia di arte non mette solamente a disposizione di tutti un’opera, ma unisce l’intera comunità attorno ad essa, determinando un senso di appartenenza, collaborazione e coesione sociale, sentimenti che oggi sono indispensabili per rialzarsi, tutti insieme.