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Come si crea un puzzle: dalle origini ad internet

Redazione

Come si crea un puzzle: dalle origini ad internet

Mar, 04/08/2020 - 11:13

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Ci sono oggetti che non passano mai di moda, nonostante il tempo passi inesorabile. I puzzle, ad esempio, continuano ad essere sulla cresta dell’onda come dimostrano anche gli ultimi dati relativi alle vendite sui vari e-commerce. Negli ultimi mesi una delle maggiori aziende produttrici di puzzle al mondo ha fatto segnare un aumento delle vendite del 370 per cento rispetto all’anno precedente, con numeri simili a quelli del periodo natalizio, a incontrare grossi problemi nel consegnare i puzzle. A un certo punto ha interrotto le vendite dirette dal suo sito americano, per poter rifornire i negozi online delle grandi catene. Ma come nascono i puzzle?

In realtà non si sa con certezza. Quello che è certo è che i primi puzzle furono realizzati e venduti nel Regno Unito, che erano fatti di legno e che le figure che mostravano una volta ricomposti erano carte geografiche: per questo venivano chiamati “mappe sezionate”. Erano pensati come strumenti didattico per imparare la geografia per i bambini delle famiglie abbienti, che per la prima volta in quel periodo storico cominciavano a preoccuparsi dell’istruzione dei ragazzi. Uno di questi puzzle geografici è citato anche in un romanzo di Jane Austen, Mansfield Park.

Secondo gli esperti il primo a realizzare un puzzle fu John Spilsbury (1739-1769), un intagliatore e incisore che era stato apprendista dal geografo di re Giorgio III. Si sa per certo che negli anni Sessanta del XVIII secolo cominciò a vendere mappe sezionate, una delle quali, risalente al 1766, è ancora conservata, per quanto con cinque tessere mancanti, alla British Library: è una carta geografica dell’Europa. Per realizzare le sue mappe sezionate, Spilsbury incollava carte geografiche su tavole di mogano, dopodiché le tagliava con una sega da traforo. Erano costosissime e venivano vendute soprattutto ai collegi per i figli dei nobili; almeno due furono usate dai figli di Giorgio III.

Un’altra ipotesi porta a Jeanne-Marie Le Prince de Beaumont, istitutrice e scrittrice francese nota soprattutto per aver reso popolare la fiaba della Bella e la Bestia in una versione ridotta, per bambini. Secondo alcuni documenti già negli anni Cinquanta del Settecento usava «mappe di legno» – non si sa se sezionate, ma lo si ritiene probabile – per insegnare la geografia alle ragazzine di cui era istitutrice a Londra ed è possibile che avesse venduto alcune di queste mappe prima di Spilsbury.

L’italiano “puzzle” è attestato per la prima volta nel 1910, ma già nel corso dell’Ottocento i primi puzzle avevano cominciato a essere prodotti e venduti dal Regno Unito in Europa, principalmente in Germania, Francia e Paesi Bassi, e negli Stati Uniti.

I puzzle online

Oggi i puzzle hanno cambiato pelle e come vediamo in questa pagina https://www.photosi.com/it/regali/foto-puzzle è possibile creare puzzle personalizzati in pochi minuti grazie alla rete. Oggi, infatti, esistono programmi che consentono di creare puzzle online con le foto personali che raffigurano i momenti più importanti della tua vita, il luogo dove sei andato in vacanza, il giorno del tuo matrimonio. In primis occorre scegliere il programma per la creazione del puzzle online e scegliere poi l’immagine. Questa deve rispettare determinati parametri soprattutto per quanto riguarda la qualità, in particolare nel caso in cui la si intenda trasformare in un grande puzzle, formato poster. Una foto di scarsa qualità infatti potrebbe risultare sgranata e per nulla piacevole alla vista.

Il procedimento è abbastanza semplice in quanto è possibile caricare la fotografia digitale direttamente, per poi inserirla nella sagoma ritagliata in piccoli pezzetti. È possibile riquadrare la foto, così come arricchirla di uno sfondo ai lati e anche di una cornice o di righe di testo.

Una volta creato il tutto il puzzle viene stampato e preparato con sistemi professionali di stampa ed è pronto per essere inviato all’utente che lo riceverà in tempi molto brevi e a costi decisamente contenuti. Ovviamente aumentare le dimensioni del puzzle ne causa anche un aumento di prezzo, ma anche per il formato poster stiamo parlando di cifre del tutto affrontabili da chiunque.

I puzzle sono molto richiesti perché rappresentano un’ottima idea per un regalo, magari anche come bomboniera per un’occasione speciale. Il puzzle si può comporre e scomporre tutte le volte che si desidera; oppure lo si può lasciare composto, magari anche per incorniciarlo e appenderlo in una stanza della propria abitazione.

Insomma, ancora una volta internet ci viene in soccorso e ci offre soluzioni davvero innovative e semplici da sfruttare in poco tempo e con una spesa esigua.

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