Salute

Caltanissetta, la conferenza dei sindaci del Nisseno con i vertici dell’Asp: “Sanità, servizi da potenziare”

Lino Lacagnina - La Sicilia

Caltanissetta, la conferenza dei sindaci del Nisseno con i vertici dell’Asp: “Sanità, servizi da potenziare”

Lun, 13/07/2020 - 09:30

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Superata l’emergenza Covid-19 (ormai nelle ultime settimane i casi registrati sono veramente contati, anche se la parola d’ordine è quella di non abbassare la guardia), la Sanità della provincia di Caltanissetta aggiunge altre problematiche alla sua già… consolidata precarietà, perché ora bisognerà trovare modalità e spazi per fronteggiare adeguatamente la ipotizzata e ancora possibile recrudescenza del virus evitando di farsi trovare impreparati.

Per saperne di più e per fare rispettare il ruolo di “responsabili della sanità locale”, i sindaci della provincia di Caltanissetta si ritroveranno oggi in videoconferenza per confrontarsi con i responsabili dell’Azienda sanitaria provinciale nissena e con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. A promuovere l’incontro virtuale è stato il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, nella qualità di presidente della conferenza dei sindaci i del territorio. Ai responsabili dell’Asp verrà ribadita l’esigenza di non ridurre i servizi che venivano forniti agli utenti prima che esplodesse la pandemia del coronavirus, ma anzi di potenziarli e migliorarli.

«L’esigenza di creare un centro Covid permanente – ha detto il sindaco Gambino – non può penalizzare altri servizi essenziali per la nostra comunità. Né può essere prolungata oltre misura la precaria situazione che si è venuta a creare in alcuni reparti dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta (leggi accorpamenti; n.d.r.) considerato ospedale di eccellenza a cui tutti gli utenti del centro Sicilia possono fare riferimento. Andrebbe poi rivisto il ruolo dell’ospedale di San Cataldo, e valutare con al dovuta attenzione la situazione degli altri ospedali della provincia, a cominciare dal “Vittorio Emanuele” di Gela, senza trascurare i problemi esistenti negli nosocomi di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi e nei poliambulatori del territorio».

Grazie alla presenza delle organizzazioni sindacali, potrà essere fatto il punto anche sulle condizioni in cui si ritrova ad operare tutto il personale medico e infermieristico. Insomma, un vero e proprio screening della Sanità locale. L’auspicio è che i dirigenti Asp possano fornire notizie positive e confortanti da mettere a regime nel breve termine, a cominciare dalle lunghe liste di attesa a cui sono costretti i cittadini che hanno l’esigenza di sostenere una visita specialistica.

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