Si sta rivelando alquanto pesante l’impatto dell’emergenza coronavirus sul mercato del lavoro in Italia. A rivelarlo è stato l’Istat che ha notato come nel mese di aprile 2020 il numero degli occupati in Italia è sceso di 274mila unità rispetto a marzo con una riduzione dell’1,2%. Le donne che hanno perso il lavoro sono state 143mila, gli uomini 131mila.
La diminuzione più rilevante ha riguardato i dipendenti (-205mila occupati), di cui 129mila a termine e 76mila a tempo indeterminato. Tra marzo e aprile di quest’anno sono stati circa 400 mila i posti di lavoro persi in Italia. Nel contempo, l’Istat ha anche rilevato che ad aprile il numero di disoccupati è crollato a -484mila rispetto a marzo, con il tasso di disoccupazione che è sceso al 6,3% e quello di disoccupazione giovanile al 20,3%.
Notizie che, almeno in apparenza, sembrerebbero positive, ma che tali non sono poiché a determinare questo calo, secondo l’Istat, non è stato il fatto che costoro hanno trovato un lavoro, ma l’aumento degli inattivi a 746mila (+5,4%). Pertanto, il calo della disoccupazione c’è stato, ma solo perché chi ha perso il lavoro o non lo ha trovato oppure non lo sta più cercando.

