Salute

Caltanissetta, ospedale S. Elia: lunghe attese e pazienti furiosi

Anita Donisi - La Sicilia

Caltanissetta, ospedale S. Elia: lunghe attese e pazienti furiosi

Dom, 28/06/2020 - 09:48

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CALTANISSETTA – Mentre continuano a diminuire i casi di “Covid” in provincia, con l’incremento di guariti e ormai casi rarissimi, crescono le proteste degli utenti in attesa da mesi di visite specialistiche e interventi chirurgici nelle strutture sanitarie. La macchina della Sanità non è ancora a pieno regime: ci sono migliaia di prenotazioni da smaltire tanti utenti sperano che la situazione si sblocchi. L’altra sera ha telefonato un utente in redazione, segnalando di essere in attesa di un intervento di cataratta da mesi e di non potere più aspettare: «L’altro giorno ho pure avuto un incidente perché non ci vedo più. Mi hanno detto che sarò chiamato, ma quando?».

Intanto la sesta commissione consiliare Sanità del Comune, ha incontrato Enza Lo Coco Martorana dell’Ail, Paola Giammusso in rappresentanza dell’associazione “A. per Te.” ed Ersilia Sciandra dell’Associazione broncopatia ostruttiva. Presenti anche il dott. Elio Virone, il dott. Maurizio Miraglia e il dott. Giovanni Lo Porto. Un incontro durante il quale le associazioni hanno chiesto il ripristino dei reparti come pre accorpamento, ed esposto tutta una serie di difficoltà per i pazienti della sanità nissena.

All’incontro non ha potuto prendere parte, per altri impegni, nessun dirigente dell’Asp: il direttore generale Alessandro Caltagirone si è reso disponibile all’incontro per la prossima settimana. Dice la consigliera Lisa Faraci membro della sesta commissione sanità: «Abbiamo ascoltato i referenti delle associazioni, che hanno segnalato carenza di personale di posti letto e di tutta una serie di problemi collegati al l’accorpamento dei reparti al Presidio Sant’Elia. Cercheremo di portare avanti le richieste. Noi restiamo a disposizione dei cittadini così come eravamo presenti al sit in difronte l’Asp. Perché la tematica della salute pubblica è una questione che tocca tutti».

«Gli ultimi due incontri della sesta commissione – aggiunge la consigliera comunale Nina Schirmenti – erano mirati a fare incontrare il management dell’Asp e i rappresentanti delle associazioni, per ricevere risposte sul perché dell’accorpamento dei reparti, come nel caso di ematologia o pneumologia. Ci auguriamo che vengano ascoltate le esigenze delle associazioni dei malati e che i reparti ritornino attivi come prima dell’accorpamento e prima dell’emergenza covid».

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