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Abbeveriamoci alla fonte della cultura: incontro con l’autrice Dacia Maraini al King di Caltanissetta

Salvatore Siina

Abbeveriamoci alla fonte della cultura: incontro con l’autrice Dacia Maraini al King di Caltanissetta

Mer, 12/02/2020 - 21:52

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L’Istituto Comprensivo statale “M. L. King” di Caltanissetta, guidato dal Dirigente scolastico Rosa Cartella, ha ospitato l’evento “Incontro con l’autrice: Dacia Maraini” martedì 11 febbraio 2020, alle ore 10,30,  presso la sede centrale di via Leone XIII, in collaborazione con “Demea” eventi culturali.  Erano  presenti il vice Sindaco di Caltanissetta Grazia Giammusso, in sostituzione del Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, il direttore amministrativo di “Demea” Antonio Oliveri, inoltre  gli insegnanti Luigia Giunta, referente, e Salvatore Siina, moderatore dell’incontro. Ha coordinato gli interventi la preside Rosa Cartella la quale ha dichiarato: “Questo evento rientra nell’ambito di un percorso di lettura e scrittura creativa. La lettura dei testi ha permesso ai nostri studenti di disquisire sia sui temi inerenti a quanto letto, sia sulla biografia della scrittrice; ciò ha favorito in essi un arricchimento di esperienze in ambito letterario e l’acquisizione di uno spirito critico”. L’evento constava di due segmenti: uno dedicato agli alunni della scuola primaria e un secondo dedicato alla scuola secondaria di I grado.

Le maestre della scuola primaria sono intervenute sul testo “Onda Marina e il Drago Spento” scritto a quattro mani dalla Maraini con Eugenio Murrali, esse hanno presentato le attività svolte con le classi quinte. L’insegnante Maria Grazia Giammorcaro ha detto: “Il lavoro che abbiamo svolto in classe è stato articolato in diverse fasi che prevedevano un brain-storming che abbiamo realizzato in modo che ogni alunno potesse esprimere le proprie idee ed emozioni; abbiamo attivato un laboratorio di lettura individuale e collettiva, di scrittura creativa e di arte e immagine, abbiamo quindi realizzato bellissimi disegni inerenti al testo. E’ stata effettuata una ricerca sulla biografia dell’autrice”. L’insegnante Maria Catena Amico ha affermato: “Nelle nostre classi abbiamo attivato dei laboratori linguistici-espressivi, quelli in cui srotolavamo il tappeto delle storie. Abbiamo letto il racconto, lo abbiamo compreso, organizzato in ogni sua parte, personaggi, luoghi, situazioni, emozioni, sentimenti. Abbiamo discusso e affrontato insieme le tematiche incontrate”.

Le professoresse della scuola secondaria di I grado sono intervenute sui testi “Chiara d’Assisi – Elogio della disobbedienza” e “Amata scrittura” scritti esclusivamente da Dacia  Maraini. Ecco, di seguito l’intervento della docente Maria Rita Riccobene: “Con i ragazzi abbiamo condotto una attenta lettura dei testi e poi avviato la comprensione, l’analisi e l’interpretazione complessiva con relativi approfondimenti. Affascinati dall’insegnamento di Chiara, ne hanno riscontrato l’immensa forza nella capacità di lottare e poi difendere le proprie idee, la determinata costruzione della liberà individuale. Il senso della disobbedienza pacifica. La riflessione ha indagato i temi del rapporto tra individuo e potere: La complessità delle vite e della loro vita; La non linearità delle vicende umane; La condizione delle donne, delle ragazze del 2020…. Ci siamo interrogati sul significato del coraggio, Chiara coraggiosa… le nostre ragazze coraggiose, educate, con grande fatica, ieri come oggi, a pensare e scegliere con la propria testa. Chiara che combatte contro un totalitarismo culturale che incombe sulla vita pubblica e privata. Oggi sembra esistere, in apparenza, una grande libertà ma i nostri giovani vivono in realtà una forma di omologazione culturale che spesso sfocia nel conformismo dettato da modelli e mezzi di comunicazione che molto spesso li schiaccia nella loro unicità, sacrificando e negando ogni forma di libera espressione. Abbiamo chiaramente compreso che occorre più coraggio, Chiara diventa, oggi più che mai, esempio ed emblema di audacia. I ragazzi avvertono il bisogno della vera libertà che è in ciascuno di noi, è in loro, bisogna aiutarli a trovare LA FORZA di metterla in atto, costruendo, insieme, modelli di riferimento forti, generativi di senso. Forse si diventa liberi soltanto sforzandosi di conoscere i nostri sogni e desideri. Nelle scuole per realizzare tutto ciò occorre più educazione all’affettività, stimolare intelligenze emotive che, sull’esempio di Chiara, siano in grado di CONOSCERESE STESSI E QUINDI COMPIERE SCELTE DI libertà”. 

E’ seguito l’intervento della docente Mirella Maria Siracusa “Presentare Amata scrittura ai nostri allievi che sono preadolescenti, nel pieno tormento di un corpo che li costringe al cambiamento e li fa sconosciuti a loro stessi, è stata un’ operazione complessa e al tempo stesso affascinante. Nel rispetto di un’età di mezzo tra infanzia e adolescenza, quali educatori sentiamo tutto il peso di un ruolo determinante a sviluppare il loro pensiero critico per favorirne una crescita armoniosa,e abbiamo provato a declinare quanto Lei propone con la sua opera: i benefici di una lettura consapevole. La cito testualmente a proposito di quello che definisce il miracolo della scrittura “Attraversare  altre esistenze, altri panorami, calzare altre scarpe, annusare altri odori, in un tempo che non ci appartiene. Quando si compie questo miracolo è come se si realizzasse un incontro al di là dello spazio e del tempo, nel mondo misterioso del possibile. Il libro è il luogo di questo incontro.” Il libro come luogo di incontro. Il libro oggetto , il libro compagno a cui in intimità può avvicinarsi chiunque voglia e creda di potervi trovare risposte, confronto, occasioni di crescita all’ interno di una cornice che si costruisce su alcuni punti fermi: la libertà di scegliere cosa leggere, quando leggere, come leggere e la “leggerezza”, disposizione dell’ anima che avvicina all’ oggetto del suo desiderio con curiosità, quella curiosità che può sfociare in passione, passione per luoghi altri come una libreria, una biblioteca, un’ incontro in assenza ma pur sempre incontro, scambio. Tutto questo ha animato le nostre conversazioni in classe e ci ha dato l’opportunità di fermare l’ attenzione dei ragazzi su una figura, quella dello scrittore e del suo mestiere, spesso troppo lontana oggi più di ieri, dal loro sentire. Scrivo per suscitare sentimenti e per: Esprimere-i-miei.// Scrivo per dare un senso al silenzio.// Sono parole sue.// Leggere in classe Amata Scrittura è stata l’occasione per riflettere sulla dignità della “parola-strumento”… della parola che raccoglie, ma che può anche dividere. La scrittura come la lettura, alcuni di noi lo credono fortemente,possono aiutare i nostri piccoli alunni, cresciuti e attratti dalla cultura dell’immagine di cui sono figli, a scoprire l’immaginazione, la magia del sogno, dell’ invenzione, del dare nome e significato alle cose, dare spazio a sentimenti ed emozioni. Ma perché, quando e dove si è persa? Sappiamo bene che si è persa la gioia della lettura, nelle aule lo sperimentiamo di frequente, ma scendiamo in campo con laboratori di scrittura creativa o con momenti speciali come quello di oggi che possano attrarre, avvicinare i nostri ragazzi alla lettura, al suo fascino ai suoi benefici. 

Nell’ augurarci di essere riusciti ad interpretare correttamente quanto Lei con i suoi scritti ha inteso suggerire, lascio la parola ai ragazzi alle loro domande e alle sue risposte che sono quelle che aspettiamo di ascoltare, sentendo tutto il privilegio di averla con noi e la “leggera” certezza che nei cuori dei nostri ragazzi, la sua testimonianza faccia breccia nei loro cuori”. Gli alunni hanno dialogato e interagito con l’autrice sui testi letti “Onda Marina e il drago spento”, “Chiara d’Assisi – Elogio della disobbedienza” ed “Amata scrittura”, sono emersi impressioni, emozioni, spunti di discussione. Gli intermezzi musicali sono stati curati dagli alunni dell’orchestra del King, sapientemente diretti dai professori di strumento musicale Valerio Palumbo, Antonino Dispenza, Giangiacomo Martorana, Giuseppe Siragusa, Donatella Tripoli, Rossella Angileri, Graziana Leonardi, Letizia La Piana. A chiusura dell’incontro l’autrice ha autografato i testi letti. Dacia Maraini ha affermato: “Non è vero che le scuole non fanno niente per la cultura, forse solo alcune, in generale ci sono insegnanti che amano leggere e trasmettere la loro passione e il loro impegno agli studenti, i quali rispondono benissimo alle sollecitazioni. La competenza, soprattutto in regime di società globalizzata, oggi come oggi, è importante. Leggere tanto aiuta a scrivere bene, aiuta a favorire l’inclusione e l’accoglienza di popoli e culture”. Il moderatore, insegnante Salvatore Siina, ha voluto focalizzare e discutere su alcuni temi quali il partire e il ritornare in patria (Onda Marina) e sul ruolo della donna e delle figure femminili descritti nelle opere dell’autrice (in particolare Chiara d’Assisi), citando nel particolare alcune affermazioni della Maraini stessa “Si va via per ritornare” “Ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee”. Positivo il riscontro del pubblico in sala, tra cui i docenti accompagnatori e gli entusiasti genitori degli alunni coinvolti. Gli alunni dei vari plessi del King non presenti all ’incontro hanno potuto seguire il tutto via skype. Dell’evento si sono occupati i giornali locali, siti web, il sito del nostro Istituto e cioè www.icking.edu.it .//   L’insegnante Funzione strumentale// Area 4 Comunicazione// Salvatore Siina

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