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Violenza donne: “Ti sciolgo con l’acido”, condannato 25enne

Redazione

Violenza donne: “Ti sciolgo con l’acido”, condannato 25enne

Mar, 12/11/2019 - 20:27

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AGRIGENTO – Il giudice dell’udienza preliminare di Agrigento, Stefano Zammuto, ha condannato a un anno e nove mesi di reclusione, per l’accusa di stalking nei confronti della sua compagna che lo aveva lasciato, Alessandro Rizzo, 25 anni. Il giovane era stato arrestato il 6 febbraio dalla polizia alla stazione di Roma Est, appena sceso dal bus in partenza da Agrigento, dove avrebbe voluto completare la vendetta nei confronti della ex. “Vengo a trovarti e ti butto l’acido in faccia, cosi’ ti sfregio a vita”, cosi’ Rizzo avrebbe intimidito la ragazza, di due anni piu’ grande, che si era trasferita insieme al loro figlio per sfuggire alle sue violenze. “Ti sciolgo la pelle come la cera”, le avrebbe detto in una volta. Il difensore di Rizzo, l’avvocato Calogero Lo Giudice, prima che il gup si ritirasse in camera di consiglio, aveva chiesto di contenere la pena alla luce della confessione e della richiesta di perdono fatta pubblicamente in udienza.

Il venticinquenne, al quale e’ stata inflitta una pena superiore al triplo rispetto ai sei mesi di reclusione chiesti dal pm Antonella Pandolfi, e’ stato condannato anche a risarcire la presunta vittima delle persecuzioni e l’associazione “Insieme a Marianna”, nata per ricordare la figura di Marianna Manduca, assassinata dall’ex marito nonostante l’avesse denunciato numerose volte, che si sono costituite parte civile e sono state assistite dall’avvocato Consuelo Alonge. La ragazza ha ottenuto anche una provvisionale, vale a dire un anticipo del risarcimento, di 5 mila euro. Il giovane, secondo quanto ha denunciato la donna, l’avrebbe minacciata ripetutamente di morte e di sfregiarla con l’acido. Per incuterle timore, le avrebbe fatto presente che stava andando a trovarla a Roma e l’avrebbe uccisa. La presunta vittima, temendo per la sua vita, avviso’ la polizia che si mise sulle tracce del giovane che e’ stato bloccato alla stazione della capitale, dove, probabilmente, avrebbe voluto dare seguito alle minacce. (AGI)

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