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Nel nisseno, vigneto “particolare” con 3.600 piante di canapa indiana: un arresto

Redazione

Nel nisseno, vigneto “particolare” con 3.600 piante di canapa indiana: un arresto

Sab, 05/10/2019 - 12:52

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Una vasta piantagione di canapa indiana è stata scoperta e sequestrata dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela ed in particolare da quelli della Stazione di Riesi. I militari ieri pomeriggio, 04 ottobre 2019, hanno arrestato M.G. di 26 anni, ritenuto responsabile dei reati di coltivazione di sostanze stupefacenti, ricettazione di un furgone e detenzione illegale di una pistola e del relativo munizionamento cal. 7,65.

Secondo le indagini svolte dai militari dell’Arma di Riesi, l’uomo, residente nella provincia di Agrigento, in contrada Contessa di Riesi (CL), aveva realizzato una piantagione di canapa indiana composta da circa 3.600 piante che aveva messo a dimora all’interno di un rigoglioso vigneto, convinto che i tralci ed i grappoli avrebbero nascosto le “preziose” piante. I Carabinieri, però, impegnati in una ricognizione aerea della zona a bordo di un elicottero del 9° Elinucleo Carabinieri di Palermo, sono stati insospettiti dalle differenze cromatiche delle due coltivazioni e ne hanno comunicato le coordinate geografiche alle pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Riesi e di Mazzarino che, giunte sul posto hanno scoperto la vastissima piantagione irrigata attraverso un sofisticato impianto automatico “a goccia”. Nel corso della perquisizione del fondo agricolo, i militari hanno anche rinvenuto una pistola cal. 7.65 completa di 17 colpi dello stesso calibro e un furgone Piaggio Porter, risultato rubato a Palermo la notte del 13 settembre 2019.

Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di piante di canapa indiana operati dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela. Lo stupefacente, se immesso sul mercato dello spaccio al dettaglio, avrebbe fruttato ai malviventi svariate centinaia di migliaia di euro.

Alcune delle piante di canapa indiana rinvenute sono state sequestrate per essere sottoposte agli accertamenti chimico-fisici, le restanti sono state, invece, distrutte col fuoco. L’arrestato, su disposizione della Procura di Caltanissetta, è stato condotto presso il carcere nisseno e verrà interrogato nelle prossime ore.