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Giunta Gambino smentisce le illazioni del Polo Civico. “Non potendo governare provano a mascariare”

Redazione

Giunta Gambino smentisce le illazioni del Polo Civico. “Non potendo governare provano a mascariare”

Gio, 19/09/2019 - 16:08

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Il Polo Civico ha avviato un’operazione di “mascariamento” che rimandiamo al mittente smentendo in modo netto le accuse e le allusioni rivolte ad un componente della Giunta. L’assessore Luciana Camizzi, già presidente dei giovani commercialisti della provincia di Caltanissetta, non ha mai svolto alcun tirocinio presso lo studio della dott.ssa Elisa Ingala né con la stessa ha mai intrattenuto rapporti di collaborazione professionale. Se il Polo civico è così interessato alla trasparenza allora acquisisca le dovute informazioni prima di lanciare accuse lesive della dignità e della reputazione della persona, peraltro a mezzo di una nota stampa non firmata dagli autori se non con una generica sigla “Polo Civico Cives 3.0” di cui non conosciamo volti e nomi.

L’operazione di “mascariamento” è confermata dal sottinteso sapiente utilizzato per sottolineare la presenza della dott.ssa Ingala ad un incontro pubblico tenutosi al Comune tra il sindaco e l’associazione dei giuristi cattolici. A quella riunione, tra i tanti, hanno partecipato i rappresentati di numerosi ordini professionali. Costoro hanno avanzato un’offerta di collaborazione che riguarda i temi della sanità e delle infrastrutture. Nulla a che vedere con l’Ato e con i fantasmi che agitano le notti dello sparuto gruppo di aderenti al Polo civico.

Il Polo Civico si è autoescluso alle ultime elezioni amministrative pur esprimendo la Giunta comunale allora in carica e adesso tenta di screditare il lavoro intrapreso dalla nuova Giunta municipale, probabilmente per nascondere le contraddizioni del proprio operato. Forse non tutti ricordano che a dicembre 2014 l’allora consigliera Riggi in tema di Ato ambiente affermava l’esistenza di un debito certo quando c’era da votare in aula la richiesta d’accesso al fondo regionale di rotazione. Salvo poi, da assessore, a distanza di pochi anni, avallare contenziosi nei confronti della società partecipata al 50% dal Comune. Con il risultato che anche vincendo il Comune si trova a dover pagare circa la metà delle spese di lite.

Anche in seguito il Polo Civico ha continuato ad avere un atteggiamento altalenante. Da una parte l’amministrazione assicurava di aver accantonato le somme in bilancio per pagare il debito Ato; dall’altra continua a parlare del rischio di aumenti nelle bollette. Di fronte ad una linea politico-amministrativa così ondivaga qualsiasi amministratore pubblico avrebbe preteso di conoscere i bilanci dell’Ato (peraltro adesso tutti all’attenzione dell’assemblea dei sindaci e quindi oggetto di approfondimento da parte dei funzionari competenti quali sono il dirigente dell’ufficio finanze e il segretario generale), prima di proseguire in controversie giudiziarie dagli esiti incerti. Il Polo Civico sembra non curarsi del fatto che in caso di soccombenza nell’arbitrato promosso dall’Ato, il Comune di Caltanissetta avrebbe rischiato di pagare fino a sei milioni di euro in risarcimento danni.

La Giunta Gambino ha quindi agito con due obiettivi: far risparmiare soldi alle casse comunali e chiudere la liquidazione dell’Ato Ambiente, obiettivo che la precedente amministrazione ha fallito per cinque anni. Per ultimo occorre ribadire che la rinuncia agli atti non pregiudica la possibilità di riprendere le azioni qualora fosse necessario tutelare l’Ente in giudizio. Il Comune infatti ha rinunciato agli atti e non alle azioni.

Con la serenità e la trasparenza che ci contraddistinguono, nel precipuo interesse della collettività che abbiamo l’onore di rappresentare, auspichiamo che questa annosa vicenda possa essere risolta nel più breve tempo possibile.