Salute

Caltanissetta, istituto Testasecca: “Invecchiare non è una malattia, invecchiare bene è meglio”, 6 Settembre seminario del neurologo Giuseppe Zappalà

Redazione

Caltanissetta, istituto Testasecca: “Invecchiare non è una malattia, invecchiare bene è meglio”, 6 Settembre seminario del neurologo Giuseppe Zappalà

Gio, 05/09/2019 - 09:07

Condividi su:

CALTANISSETTA – Venerdì prossimo 6 Settembre alle ore 18,30 nella Sala Conferenze dell’Istituto Testasecca di Viale della Regione 1 a Caltanissetta, un altro incontro della Casa di Riposo Nonni Felici 4.0, questa volta con il neurologo Dott. Giuseppe Zappalà, Dirigente Medico dell’U.O.C. di
Neurologia dell’Ospedale Garibaldi di Catania.
“Invecchiare non è una malattia, invecchiare bene è meglio” è il titolo del seminario, nel quale il Dott. Giuseppe Zappalà relazionerà per essere sempre più consapevoli che invecchiare non è una malattia, che è importante dare vita agli anni, dopo che la scienza medica ha dato molti più anni alla vita, e rendere più felice questa bellissima fase della nostra esistenza.
Spesso la terza età è caratterizzata anche da malattie cronico degenerative come ad esempio la demenza, che comprende un insieme di condizioni, la cui storia naturale è caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei deficit cognitivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza
con vario grado di disabilità e conseguente dipendenza dagli altri. La demenza interferisce con le attività sociali, lavorative e di relazione del malato e provoca un declino delle sue capacità, e secondo i dati del’OMS è in notevole aumento, ed è stata definita “una priorità
mondiale di salute pubblica”.
Il cervello dell’anziano è in grado di mantenere un equilibrio funzionale sufficiente, anche se piuttosto precario e perciò più facilmente soggetto a scompensi di fronte ad elementi perturbativi. Non sempre questi elementi sono di natura organica: spesso intervengono
fattori pschici o sociali, disturbi di tipo affettivo-emotivo come la depressione, che possono simulare un deterioramento mentale, poiché interferiscono sui processi  del pensiero e sui meccanismi neuro cognitivi.
Il declino delle funzioni cerebrali in particolare la memoria,il decadimento degli organi di senso, le modificazioni somatiche proprie dell’invecchiamento, le limitazioni motorie, il senso di solitudine con il progressivo disinvestimento del proprio ruolo familiare e sociale,
sono realtà che l’essere umano deve accettare e fronteggiare.
Non basta il senso morale o la disponibilità affettiva, bisogna migliorare la consapevolezza di quello che si deve fare ed essere più attenti a quello che si fa, per garantire la migliore qualità e dignità di vita, e la casa di riposo Nonni Felici 4.0 sta lavorando con la sua squadra di esperti ed operatori specializzati per raggiungere questi obiettivi, insieme a familiari degli anziani.