Salute

Palermo, ISMETT: primo trapianto fegato da donatore a cuore non battente

Redazione

Palermo, ISMETT: primo trapianto fegato da donatore a cuore non battente

Mar, 13/11/2018 - 12:56

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PALERMO – Per la prima volta in una struttura del Sud Italia e’ stato realizzato un trapianto di fegato da donatore a cuore non battente. Inoltre, sono stati eseguiti anche due trapianti di rene anche questi provenienti dallo stesso donatore. L’intervento e’ stato possibile grazie all’avvio anche in Sicilia da parte del Centro Regionale Trapianti e dell’ISMETT di Palermo di un nuovo programma con l’obiettivo di aumentare il numero degli organi disponibili al trapianto: ovvero la gestione di un potenziale donatore di organi con accertamento della morte dopo arresto cardiaco e supporto degli organi prima del prelievo con una tecnica di circolazione extracorporea. La Sicilia e’ la sesta regione di Italia, la prima del Mezzogiorno, ad aderire a questo importante Programma del Centro Nazionale Trapianti. Al momento il programma e’ attivo in Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte. Il trapianto e’ stato possibile grazie ad una donazione segnalata presso la rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, guidato dal dr Maurilio Carpentieri. A donare gli organi una donna di 60 anni, affetta da SLA, che consapevole che le sue condizioni peggioravano di giorno in giorno, aveva scelto di rifiutare le cure.

Il ricevente, affetto da un tumore del fegato e cirrosi epatica, – spiega Salvatore Gruttadauria, Direttore del Dipartimento per la Cura e lo Studio delle Patologie Addominali e dei Trapianti Addominali – sta recuperando attraverso un regolare decorso post trapianto”. “Il prelievo di organi da un donatore a cuore fermo e’ un intervento complesso anche dal punto di vista organizzativo, a partire dal sistema di emergenza e dalle e’quipe di medici e operatori sanitari coinvolti. Il mio grazie – afferma Bruna Piazza, direttore del Centro Regionale Trapianti della Sicilia – va innanzitutto alla donatrice e alla sua famiglia per il grande gesto umano, nonche’ a tutte le professionalita’ della rete trapiantologica regionale e nazionale che sono state impegnate in questa procedura cosi’ laboriosa e difficile. (Foto di repertorio)