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Caltanissetta, il Procuratore Generale Lia Sava: “mafia teme stampa libera e che rispetta le regole”

Redazione

Caltanissetta, il Procuratore Generale Lia Sava: “mafia teme stampa libera e che rispetta le regole”

Mer, 14/11/2018 - 16:30

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Sicuramente l’organizzazione mafiosa vede con terrore l’informazione corretta e coraggiosa. Cosa nostra per sua natura tende a mistificare, a mischiare verita’ e bugia proprio perche’ e’ sul clima di falsita’ e ancor peggio sul clima di omerta’ che poggia la sua forza e quindi un’informazione corretta e coraggiosa e’ sicuramente fondamentale e da’ un grosso fastidio alla mafia”. Lo dice Lia Sava, procuratore generale di Caltanissetta, nel corso della trasmissione “Fatti e Misfatti – I Fuorilegge” in onda su TgCom24. “Cio’ che non le da’ fastidio e’ invece un’informazione non corretta o peggio ancora un’informazione che vada a violare il segreto investigativo – ha aggiunto – perche’ rovinando le indagini si fa un favore all’organizzazione. Quindi l’informazione deve essere corretta e rispettosa delle sentenze. Ben vengano i giornalisti coraggiosi, ma la verita’ deve rispettare le regole”.

“Cosa nostra sta vivendo una nuova situazione di fluidita’. Che implica anche diventare piu’ sofisticati: siamo sempre piu’ lontani dallo stereotipo della mafia con la coppola e il mafioso che mangia cicoria di Provenzaniana memoria. E’ una mafia che diventa colta, che si internazionalizza e che tende a fare affari. Siamo passati – ha spiegato – dall’inabissamento voluto da Bernardo Provenzano dopo le stragi a una mafia che si insinua, proprio perche’ diventa fluida, in tutti i settori sfruttando le potenzialita’ anche tecnologiche e questo insinuarsi, il fatto che prenda la forma di tutto cio’ che tocca, rende particolarmente difficoltoso andare poi a colpire dove questa fluidita’ si va a inserire”. Il traffico di droghe e il riciclaggio di ingenti capitali illeciti “ancora continuano ad essere un fattore di interesse dell’organizzazione”, ha sottolineato il Pg di Caltanissetta. “A cio’ si affianca – ha aggiunto – il settore delle estorsioni che diventa piu’ sofisticato ed e’ frutto anche questo della nuova fluidita’: l’avvicinamento dell’imprenditore e il cercare prima di imporre la fornitura per arrivare poi ad assumere addirittura il controllo totale dell’impresa mafiosa sono situazioni che gia’ a meta’ degli anni 2000 avevamo verificato ma che – ha concluso il Pg Sava – adesso, proprio in conseguenza di questa fluidita’, diventano molto forti”

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