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Concussione: pressioni su imprenditore, interdetto assessore Nicosia 

Redazione

Concussione: pressioni su imprenditore, interdetto assessore Nicosia 

Mer, 16/05/2018 - 14:12

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ENNA – Avrebbe preteso il pagamento di debiti personali dal titolare di una ditta vincitrice dell’appalto per la refezione scolastica. Adesso un assessore del Comune di Nicosia (Enna) e’ indagato per concussione per induzione, accusa per la quale i carabinieri della Compagnia di Nicosia, al termine delle indagini, gli hanno notificato la misura cautelare dell’interdizione dalle funzioni. Secondo le accuse l’assessore alla Pubblica istruzione, che da oggi decade dalla carica, avrebbe esercitato pressioni pretendendo che il titolare della ditta facesse fronte ad un debito personale. Le indagini avrebbero documentato le indebite pressioni esercitate abusando della carica pubblica, da settembre 2017 fino allo scorso marzo.

 Avrebbe preteso che il titolare della ditta aggiudicataria della refezione scolastica, pagasse un debito contratto personalmente con un commerciante, sottraendo la somma dai pasti destinati agli alunni disagiati. Queste le accuse a carico di Ivan Bonomo, assessore alla Pubblica istruzione, Sport, Turismo e Spettacolo del Comune di Nicosia (Enna), nei confronti del quale il gip del tribunale di Enna ha emesso un provvedimento cautelare di interdizione dai pubblici uffici per la durata di 6 mesi. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Nicosia, Bonomo, componente della giunta del sindaco Luigi Bonelli, abusando della sua carica, avrebbe preteso che il titolare della ditta aggiudicataria del servizio di refezione scolastica, consegnasse una somma di denaro ad un commerciante locale, per saldare un debito contratto personalmente da Bonomo. Alle rimostranze dell’imprenditore l’assessore avrebbe suggerito di “recuperare” la somma escludendo dalla fornitura del servizio i pasti per le famiglie bisognose, previsti fino a 30 al mese, dal contratto di fornitura. In sostanza l’impresa avrebbe riscosso a carico del Comune la somma corrispondente ai 30 pasti mensili, senza poi garantirli. A fronte delle resistenze dell’imprenditore, sarebbero iniziate minacce e pressioni, compresa quella di revoca dell’appalto e di esclusione dalla successiva gara, cosa poi avvenuta lo scorso aprile, dopo che avrebbe preteso dall’impresa la somministrare in un solo mese di 150 pasti in piu’, rispetto i 30 da destinare ai bisognosi, che pero’ sarebbero stati distribuiti dallo stesso Bonomo a parenti ed amici. Inoltre malgrado il servizio fosse stato aggiudicato nel 2016 lo scorso febbraio venne deciso dall’amministrazione un aumento dei ticket a carico delle famiglie. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Enna, sono iniziate nel dicembre 2017 e sono andate avanti fino allo scorso marzo. I militari hanno raccolto tutte le prove che documentano, anche grazie ad intercettazioni telefoniche, che hanno portato alla misura che determina l’immediata decadenza dalla carica, notificata a Bonomo questa mattina.