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Mussomeli, il diciassettenne Sebastiano D’Urso autore de”Il Mistero di Kolimbetra” ha incontrato alunni del “G.B.Hodierna”

Carmelo Barba

Mussomeli, il diciassettenne Sebastiano D’Urso autore de”Il Mistero di Kolimbetra” ha incontrato alunni del “G.B.Hodierna”

Lun, 26/03/2018 - 08:00

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MUSSOMELI – ((Dalla scuola) Sabato 24 marzo presso l’auditorium “Lillo Zucchetto” in c.da Prato gli alunni dell’I.I.S. “G. B. Hodierna” hanno incontrato Sebastiano D’Urso, autore del libro “Il mistero di Kolymbetra”.  La D.S., prof.ssa Campo, ha introdotto l’evento mettendo in risalto la giovane età dell’autore ed il messaggio positivo che il suo esempio può dare ai coetanei evidenziando che detta presentazione ha dato lo spunto per attenzionare un sito che fa parte della Valle dei templi ma che risalta per le sue bellezze naturalistiche, sottolineando come Mussomeli ed Agrigento facciano parte del Distretto della valle dei Templi, percorso culturale di notevole rilievo.
Il prof. Giuseppe La Placa, ideatore dell’evento, ha presentato Sebastiano D’Urso, un ragazzo di 17 anni che frequenta la quarta classe del liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale ” ….Sebastiano è un ragazzo come voi: è un ragazzo che studia, esce la sera con gli amici, frequenta gli scout, gioca con la Playstation… e ci tiene a dire che non è nemmeno il più bravo della classe. Non è il classico “sgobbone”. Si impegna e si dedica con passione ad alcune materie, come la letteratura e la storia di cui è innamorato. Per il resto studia normalmente, come tanti di voi.
Alcuni anni fa, ha scoperto per caso di avere una passione: la passione per la scrittura. È iniziata così la sua avventura: si cimenta in questo lavoro, che è durato tre anni, fino al coronamento del suo sogno. Fino alla pubblicazione del suo libro. Sebastiano è un ragazzo che ha trovato dentro di sé il suo “talento”, la sua vocazione…”
Nell’era di Internet, di Facebook, di WhatsApp, ci siamo convinti che leggere e, ancor di più, scrivere libri sia qualcosa di passato, anacronistico, fuori moda. Sebastiano è la prova vivente che scrivere e soprattutto leggere è sempre attuale. Quando si pensa agli scrittori, nell’immaginario comune, si pensa di solito a persone adulte, anziane, con un illustre carriera alle spalle, legate al passato. Sebastiano dimostra a noi tutti che ci si può cimentare in quest’arte anche da ragazzi, anche oggi.
Allo stesso tempo vorrei che rifletteste sull’importante messaggio, di cui oggi si fa portatore questo vostro “compagno di scuola”, ovvero che leggere non passa di moda. Il motivo per cui l’abbiamo invitato, oggi, è proprio questo: dirvi che non bisogna essere necessariamente dei “super eroi”, si può essere normali ragazzi di 17 anni, vivere la propria adolescenza con serenità, e contestualmente potere trovare una vocazione, uno scopo, un sogno da perseguire. Pertanto, il messaggio che vorrei che passasse oggi è quello che la scrittura e la lettura non sono “strumenti” anacronistici.
Sebastiano D’Urso ha poi illustrato, con disinvoltura, il suo “giallo”, descrivendo l’ambientazione (in particolare il giardino di Kolymbetra che lo particolarmente colpito), i personaggi e sottolineando l’importanza del tema dell’amicizia nonché quello dei pregiudizi (anche nei confronti dei siciliani) che devono essere superati. Il tutto intervallato da lettura di brani tratti dal libro.
E’ intervenuto il Property Manager della Kolymbetra, Dott. Giuseppe Lo Pilato, preceduto dalla proiezione di un video realizzato dal FAI nel quale vengono mostrate le bellezze del Giardino che è stato recuperato e rivalutato, grazie ad una convenzione stipulata tra la regione Siciliana ed il Fai che ha anche permesso l’apertura al pubblico. Il Giardino di Kolymbetra, che per la sua fertilità e le numerose varietà di piante si potrebbe paragonare all’Eden, rappresenta un completamento del patrimonio archeologico-architettonico costituito dalla valle dei templi, una delle colonie più popolata ed evoluta, dove sono presenti anche ingegnose opere di raccolta delle acque.  L’Amministratore Unico della Casa Editrice Carthago Edizioni, Giuseppe Pennisi, ricostruendo l’incontro con l’autore ha concluso con l’invito rivolto ai ragazzi di utilizzare carta e penna e a provare a scrivere un diario che sicuramente aiuta a conoscersi, costituendo la memoria di ciò che ci accade.

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