Salute

Mussomeli, Confraternita disordini denuncia ai Carabinieri, confrati sospesi, lamentatori sospesi e Addolorata Venerdì Santo senza lamento

Carmelo Barba

Mussomeli, Confraternita disordini denuncia ai Carabinieri, confrati sospesi, lamentatori sospesi e Addolorata Venerdì Santo senza lamento

Mar, 27/03/2018 - 17:20

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MUSSOMELI – Una denuncia cautelativa presentata alla locale caserma dei Carabinieri dal parroco di San Giovanni Battista, don Leonardo Mancuso, dopo i tafferugli verificatesi in chiesa venerdì sera.   Disordini registrati, sia come video che audio, dalle telecamere a circuito chiuso installate tra le navate.   Le dimissioni/sospensione del presidente dalla confraternita, Mario Spoto. La sospensione di altri tre confrati, ritenuti tra i più facinorosi, decisa all’unanimità del Consiglio direttivo (otto componenti) della confraternita Ss. Sacramento di San Giovanni Battista. La sospensione in toto dell’associazione culturale “Memento Domini”, di conseguenza, la processione dell’Addolorata il Venerdì Santo, si svolgerà senza l’accompagnamento di tali lamentatori.   La solidarietà ad ampio raggio che don Leonardo continua a ricevere dai tanti che gli sono vicini in questi giorni, compresa, ieri mattina, l’ennesima telefonata da parte del vescovo, Mario Russotto. La non esibizione della Memento Domini all’Ave Verum di domenica sera presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, dove è andata in scena una rappresentazione del sacro, seguita in religioso e rispettoso silenzio, con un unico, scrosciante applauso finale.   Questi gli aspetti più significativi a seguito di quello che ormai da venerdì è diventato l’argomento del giorno, ovvero i disordini registratisi durante l’ultimo venerdì di quaresima, quello che a San Giovanni viene detto il venerdì dell’Addolorata, con la bella statua del Biancardi portata a spalla dentro la chiesa, accompagnata dai confrati e dai lamentatori, e ovviamente dal parroco.   I commenti, va da sé, si sprecano, e non solo sui social. Anche il sindaco Catania l’altra sera, ha voluto portare la propria solidarietà al parroco, cenando con lui insieme alla confraternita della Madonna.  “Ho espresso a nome mio personale e della nostra comunità a seguito dell’accaduto, la piena solidarietà a padre Mancuso e credo che dopo Pasqua, bisognerà ritrovare la via dell’unità con una riflessione condivisa e schietta sulle nostre realtà”.   Circa le dimissioni del presidente Spoto, va puntualizzato che mentre il Consiglio direttivo riunito in oratorio chiedeva le sue dimissioni ed ha sospeso al contempo altri tre confrati, lo stesso Spoto ha consegnato le proprie dimissioni. Rimozione avvenuta però anche con formale provvedimento del vescovo. Nominato nel 2016, il mandato di Spoto (e dell’intero direttivo) scadeva nel 2019. (LA SICILIA R.M.)

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