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Serradifalco. L’amministrazione comunale ha destinato i fondi della democrazia partecipata per l’adeguamento del campo sportivo comunale.

Redazione 1

Serradifalco. L’amministrazione comunale ha destinato i fondi della democrazia partecipata per l’adeguamento del campo sportivo comunale.

Sab, 06/01/2018 - 19:05

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SERRADIFALCO. L’amministrazione comunale ha approvato il progetto redatto dall’Ufficio tecnico disponendo che si proceda quanto prima all’indizione di un bando di gara che consenta di appaltare i lavori con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I fondi con i quali saranno effettuati i lavori sono quelli della democrazia partecipata che sono stati destinati alla realizzazione di lavori di adeguamento del campo sportivo comunale “Marco Tomaselli”. L’importo dei fondi per la democrazia partecipata è di 12 mila euro. Il progetto di manutenzione straordinaria prevede diversi interventi tra cui la rimozione dei pali dell’impianto di illuminazione del campo di gioco, da tempo disattivato, e la manutenzione straordinaria della copertura del corpo spogliatoi per l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua piovana. Dunque, quanto prima, si procederà all’affidamento di questi lavori e alla messa in opera di questi interventi. Per la cronaca, il progetto di adeguamento dello stadio comunale Marco Tomaselli ha ottenuto 220 voti, contro i 66 del progetto per l’acquisto di giochi per l’infanzia, gli 11 per la realizzazione di un museo etno antropologico e i 9 per creazione di una farmacia solidale. Alla procedura seguita dall’amministrazione comunale per l’assegnazione dei fondi della democrazia partecipata si era opposto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che aveva inviato al sindaco una richiesta di revoca della procedura di assegnazione dei fondi destinati alla democrazia partecipata in quanto <palesemente in violazione della normativa vigente e specificatamente della Circolare n. 5/2017 del 9 marzo 2017 dell’Assessorato delle Autonomie Locali>. Il sindaco Leonardo Burgio, tuttavia, tramite proprio decreto, aveva approvato gli esiti della votazione delle aree di intervento per la democrazia partecipata ritenendo doveroso farlo per evitare la restituzione della somma a destinazione vincolata, non senza ribadire che, con il M5S, condivideva il fatto che, nel più breve tempo possibile, avrebbe dovuto essere regolamentata meglio tale materia.

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