Salute

Protocollo d’intesa tra Asp di Caltanissetta ed Istituti Penitenziari: prevenzione del rischio suicidario e formazione ai detenuti.

Redazione

Protocollo d’intesa tra Asp di Caltanissetta ed Istituti Penitenziari: prevenzione del rischio suicidario e formazione ai detenuti.

Mer, 24/01/2018 - 16:39

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CALTANISSETTA – Stamani, mercoledì 24 gennaio alle ore 12, presso la sede della Direzione Generale dell’ASP, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per la “Prevenzione del rischio suicidario” tra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta, rappresentata dal Direttore Generale, Carmelo Iacono, e gli Istituti Penitenziari della provincia, rappresentati dal Direttore della Casa Circondariale di Caltanissetta e della Casa di Reclusione di San Cataldo, Francesca Fioria, dal Direttore della Casa Circondariale di Gela, Gabriella Di Franco, e dal Direttore dell’Istituto Penale per Minori di Caltanissetta, Maria Grazia Carneglia, alla presenza del Direttore Sanitario, Paola Marcella Santino, del Direttore Amministrativo, Alessandro Mazzara, al Direttore dell’U.O.C. Cure Primarie, Gabriele Roccia e al Referente della Medicina Penitenziaria dell’ASP di Cl, S. Maurilio Cortese.
“Lo scopo del Protocollo d’Intesa – si legge nel documento – è quello di disciplinare in maniera condivisa ed integrata le modalità operative che gli operatori degli Istituti Penitenziari (Sanitari e dell’Amministrazione Penitenziaria) dovranno adottare per un’adeguata prevenzione dell’azione suicidaria e la gestione del disagio psichico della popolazione detenuta adulta e minore”.
La normativa sul passaggio delle competenze dalla sanità penitenziaria al Servizio Sanitario
Nazionale, avvenuto per la Regione Sicilia a decorrere dal 05 Febbraio 2016, prevede tra gli
obiettivi di salute “la prevenzione dei suicidi e dei tentativi di suicidio, attraverso l’individuazione dei fattori di rischio”, e stabilisce espressamente che i presidi sanitari presenti negli istituti penitenziari e servizi minorili debbano adottare procedure che riducano il più possibile gli effetti traumatici della privazione della libertà mettendo in atto gli interventi necessari a prevenire atti di autolesionismo.
L’intesa prevede inoltre che le parti mettano in campo tutte le azioni necessarie al fine di garantire la tutela della salute, fornendo adeguata formazione non soltanto agli operatori del settore ma anche ai detenuti.
Particolare importanza verrà data, infatti, alla promozione dei corsi BLSD (rianimazione
cardiopolmonare con defibrillazione) di “caregivers” o “peer supporters”, per fornire agli stessi detenuti competenze adeguate per lo svolgimento di interventi secondo il modello del caregiver familiare, per la gestione delle emergenze cardiovascolari.
Quest’ultima iniziativa, proposta dall’Asp di Caltanissetta, è stata accolta con grande interesse dai Direttori degli Istituti Penintenziari, consapevoli dell’importanza di un intervento tempestivo in caso di arresto cardiaco e di quanto possa far bene all’animo di una persona ristretta rendersi utile all’Altro. Grande soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria e dai rispettivi Direttori degli Istituti per la sigla del presente Protocollo, che rappresenta un’innovativa iniziativa nel settore. Il Protocollo infatti pone particolare attenzione non soltanto alla prevenzione ma anche al disagio e alla formazione.

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