MUSSOMELI – Se lo scorso anno i beni mobili dell’ex orfanotrofio “Sorce/Malaspina” furono donati al Convento di Santa Caterina a Chiaia (Napoli) rappresentato da padre Calogero Favata, mussomelese, con la dismissione dell’Ipab (Istituto pubblico assistenza beneficienza), adesso tutti i beni immobili che ad esso appartenevano (e sono un bel po’), sono stati acquisiti al patrimonio comunale. Va infatti ricordato, che con decreto del Presidente della Regione Sicilia n. 330 del 20 luglio 2016, l’ Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza I.P.A.B. “Sorce Malaspina” di Mussomeli venne estinta. Con propria delibera
quindi la Giunta municipale ha preso atto di tale acquisizione, modificando e integrando quanto contenuto nel precedente verbale di consegna del 7 marzo scorso. Vengono quindi elencati 15 lotti (uno finanche in territorio di Cammarata, con relativi Foglio di mappa e Particella catastale “Condotti – si legge nel corpo della delibera- da affittuari precedentemente individuati a seguito di contratti d’affitto”. In aggiunta a tali partite catastali si sono trasferiti inoltre: 1) cespite relativo agli immobili ubicati in Via Orfanatrofio distinti in catasto; 2) Cappella denominata “Madonna del Riparo” sita in Contrada Bosco; 3) n° 3 quadri, olio su tela raffiguranti i fondatori dell’Istituto in atto in custodia presso la chiesa del Carmelo di Mussomeli; 4) n° 1 opera d’arte raffigurante Gesù Bambino riconducibile al Biangardi, in atto in custodia presso la Curia
Vescovile di Caltanissetta. L’amministrazione comunale quindi, nell’avviare la procedura relativa alla trascrizione dei beni immobili acquisiti al patrimonio disponibile del Comune di Mussomeli presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Caltanissetta e provvedere alla successiva voltura catastale, ha dato mandato di procedere alla liquidazione del commissario straordinario dell’ I.P.A.B. “Sorce Malaspina”, geom. Roberto Lauricella a suo tempo nominato dalla Regione. Va ricordato che l’ex orfanatrofio è una antica struttura di circa 800 metri quadri voluta a suo tempo da una nobile famiglia per assistere le ragazze orfane. Chiusa da circa mezzo secolo, avrebbe bisogno di un serissimo e consistente intervento di restauro, ma si parla di spese nell’ordine di un paio di milioni di euro per recuperarlo. Già nel 2008 la Regione Siciliana scrisse al Comune avendo deliberato di
dismettere le opere pie, per acquisire l’ex orfanatrofio tramite voto formale del Consiglio comunale, “obbligatorio ma non vincolate” (sic). Nella seduta dell’ottobre 2008, il Consiglio però rinviò tale punto all’odg circa l’estinzione dell’Opera Pia “Sorce-Malaspina” lamentando carenze documentali e bilanci. Poi subentrò la crisi politica che portò alla sfiducia dell’allora sindaco Mancuso un anno dopo e nessuno più ripropose il punto all’odg. Ed ovviamente nessuno dal Comune pensò di darne comunicazione alla Regione che a quel punto ritenne responsabile del mancato utilizzo del bene il Consiglio direttivo e di conseguenza ne revocò la nomina (in seguito si provvide a nominarne un altro). Insomma all’ex orfanotrofio i debiti si accumulavano e se qualcuno sperava in una ferma azione della Regione che ne decretasse l’acquisizione coatta dell’istituto da parte del Comune, rimase deluso. Da allora è rimasto nel libro dei sogni il prospettato recupero dell’ex orfanotrofio da adibire ad esempio a Casa di Riposo, non fosse altro perchè ubicato in posizione panoramica davvero invidiabile nel quartiere del Carmelo. Fondatore dell’Orfanatrofio che porta il suo nome, fu il Cav. Vincenzo Sorce Malaspina, sindaco e benefattore di Mussomeli, morto Il 12 Gennaio 1887, e sepolto, accanto alle sorelle, nell’edicola della Madonna del Riparo che si trova sul belvedere e che adesso, si spera dovrebbe essere aperta al pubblico.(di ROBERTO MISTRETTA)