Salute

Dialogo a distanza fra Caltaqua e Movimento Consumatori per i malumori degli utenti

Carmelo Barba

Dialogo a distanza fra Caltaqua e Movimento Consumatori per i malumori degli utenti

Gio, 06/04/2017 - 14:57

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MUSSOMELLI – Mentre per Caltaqua il problema del canone idrico e della quota fissa è “Tutto regolare”, per come riportato da qualche organo di stampa, l’argomentare del Movimento dei Consumatori, invece, è più esplicito che così si esprime in una sua nota. “ Con il presente comunicato si vuole in questa sede, ribadire la bontà delle azioni intraprese a tutela degli utenti del servizio idrico integrato, in tutta la provincia di Caltanissetta. Obiettivo delle azioni già intraprese, in particolare nella città di Mussomeli insieme al comitato tutela diritti di Mussomeli che condivide il presente comunicato, ma anche insieme all’amministrazione Comunale di quella città. E del resto, analoghe iniziative, tese a rapportare il costo del servizio idrico alla sua effettiva fruizione in capo agli utenti, sono state sviluppate anche in altre città della provincia come Gela e come San Cataldo, dove si sta operando di concerto con l’Amministrazione comunale e il comitato cara acqua. Nel ribadire la volontà di Movimento Consumatori e di tutte le associazioni coinvolte, di un dialogo con tutti i soggetti che a vario titolo hanno un ruolo nella gestione del servizio idrico, si deve evidenziare la ferma volontà di tutelare i consumatori attraverso le azioni che si riterranno opportune (come previsto dalla vigente normativa in capo alle associazioni dei consumatori). Del resto, basta riportarsi (senza entrare troppo nel merito), a quanto contenuto nel regolamento del servizio idrico integrato e nella carta dei servizi, per chiarire come la continuità nell’erogazione del servizio sia un principio imprescindibile nella gestione del servizio idrico integrato. Di più, proprio nel regolamento del servizio idrico, si legge come la quota fissa della tariffa sia dovuta come pagamento per la disponibilità dello stesso servizio e del diritto di poterla utilizzare (l’acqua ) in qualsiasi momento e nella quantità desiderata. Ci si chiede, poi, che fine abbia fatto quell’obbligo del gestore, già presente nella previgente carta dei servizi, di fornire al 100% dei propri utenti l’acqua 24 ore al giorno, cancellato adesso dalla nuova carta dei servizi. Spiace che il gestore del servizio idrico preferisca non entrare nel merito delle contestazioni operate, ma si limiti laconicamente a giustificare il proprio operato richiamandosi a pronunzie di autorità ed organismi vari, ma siamo convinti che le azioni poste in essere, siano uno strumento (non l’unico) per contribuire ad una maggiore consapevolezza dei diritti degli utenti nel godimento del servizio idrico, che crediamo debba essere pagato in funzione della qualità espressa”.

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