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Sommatino, la lettera di Padre Domenico ai parrocchiani

Carmelo Barba

Sommatino, la lettera di Padre Domenico ai parrocchiani

Lun, 07/11/2016 - 08:39

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Padre Domenico Lipani SommatinoPadre Domenico Lipani SommatinoSANTITA’ E MISERICORDIA

padre-domenico-lipani“Carissimi fratelli e sorelle, il mese di novembre inizia con la solennità di tutti i Santi richiamandoci alla bellezza della santità e alla vocazione che tutti abbiamo ricevuto nel giorno del nostro battesimo cioè di essere “ s a n t i e i m m a c o l a t i nell’Amore”. Al termine di questo mese giungeremo alla conclusione dell’Anno Santo straordinario che papa Francesco ha voluto dedicare in modo particolare alla Misericordia. Tanti sono i ricordi di questo anno passato, pellegrinaggi, preghiera, segni concreti di misericordia, missioni, l’insegnamento costante di papa Francesco accompagnato da gesti concreti di misericordia che hanno commosso ciascuno di noi. Ora la conclusione dell’anno giubilare non vuole essere la fine di quello che è stato seminato a larghe mani dal Divin Seminatore, ma un ripartire con un vissuto segnato dalla misericordia di Dio che vuole essere uno stile costante nell’annuncio e nella pastorale della Chiesa, così come il Signore ha richiesto alla Mistica Santa Faustina. La misericordia è il cammino di santità che ogni cristiano è chiamato a realizzare nella propria esistenza con umiltà e azioni concreti, coscienti che tutto quello che abbiamo fatto a questi “piccoli” del Vangelo l’abbiamo fatto a Lui. L’esercizio della misericordia parte dalla consapevolezza che anzitutto a noi è stata usata misericordia. Ne consegue che i nostri gesti di misericordia non devono mai essere gesti presuntuosi di chi “fa la carità” da un piedistallo, ma il gesto umile e fraterno di chi condivide la miseria altrui rendendosi compassionevole come insegna san Paolo “abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri”.Siamo chiamati ad essere santi coscienti che chi ci santifica è solo il Signore. Il santo è il canto innalzato alla misericordia di Dio, è colui che testimonia la vittoria del Dio tre volte santo e tre volte misericordioso. La santità cioè è grazia, dono, e chiede all’uomo l’apertura fondamentale per lasciarsi invadere dal dono divino. Ha scritto Léon Bloy: “Non c’è che una tristezza, quella di non essere santi”. Ecco la santità, e la bellezza, come dono e responsabilità del cristiano. Chiamati alla santità, i cristiani sono chiamati alla misericordia. Si tratta infatti di una misericordia da instaurare nelle relazioni, per fare della chiesa una comunità in cui si vivano realmente rapporti fraterni, ispirati a gratuità, misericordia e perdono. Non sciupiamo questo anno di grazia, non permettiamo che rimanga il ricordo di un anno celebrativo con qualche ricordo ma sia l’esperienza concreta di un modo nuovo di essere che ci permette di v i v e r e c o n s a p e v o l i dell’Amore Misericordioso di Dio e di trasmettere gioiosamente la misericordia ai nostri fratelli”.

Padre Domenico Lipani

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