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Quali sono i cocktail più ricercati su Google?

Francesca Russo

Quali sono i cocktail più ricercati su Google?

Lun, 07/11/2016 - 15:00

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Le nuove tendenze del bere, di larga diffusione soprattutto fra i giovani, affondano le loro radici nella storia del nostro paese, che vanta antiche tradizioni vitivinicole. Il vino è parte integrante della nostra cultura da secoli; molti dei vini attualmente prodotti nella nostra penisola hanno una lunghissima storia e se ne possono seguire le tracce fin dall’epoca romana se non addirittura ancora più in la nel tempo.
Gli italiani hanno messo nel vino una particolare cura e dedizione, e tutto questo ha fatto si che il vino italiano, venga considerato all’estero una delle eccellenze del nostro paese.
Tuttavia oggi, in Italia, assistiamo ad un mutamento di corrente: siamo passati da, un largo consumo di vino, ad un inarrestabile aumento del consumo di superalcolici. Di superalcolici del resto, ne sentiamo parlare ormai ovunque: in TV sono trasmessi programmi, dedicati ‘all’arte del bere’ dove baristi, o meglio conosciuti col nome di bartender ci rivelano alcuni trucchi del loro mestiere, tra abbinamenti inediti, e tecniche sempre più innovative.
I momenti ludici per molti italiani, non solo giovanissimi, vengono trascorsi fra un pub e discoteche dove bere è senz’altro una prerogativa, il commercio di alcolici dall’estero non è mai stato così florido, ed è estremamente facile navigare sul web o recarsi in edicola e trovare una rivista interamente dedicata all’argomento. Insomma l’alcool non è senza dubbio un tabù ma piuttosto un ‘accessorio’ della nostra quotidianità.
L’arte del bere miscelato è un trend in continua espansione, che vede inoltre crescere la sinergia tra chef e barman famosi, come Carlo Cracco e Filippo Sisti, che propongono menù degustazione abbinati a capolavori di mixologia, sdoganata come vera e propria scienza.
Ci chiediamo allora, quali siano le mode in tema di alcool, quali i cocktail più apprezzati, e soprattutto quali ingredienti siano necessari per la loro preparazione.
Di seguito alcuni nomi, frutto dei dati di Google Trends, relativi ai cocktail più cliccati nella rete nell’ultimo anno, alcuni sono dei veri e propri classici della mixologia mondiale.
1) Cocktail con base Vodka: gli utenti effettuano qui una ricerca generica, che va dal Moscow Mule a drink più elaborati, come l’Elyx in Wonderland, fatto con succo di guava rosa, sciroppo di Lychee e succo di pompelmo.
2) Cocktail con base Tequila: secondo posto per i drink realizzati con il distillato ricavato dall’agave blu del Messico. Il più ricercato tra questi cocktail è il Margarita.
3) Il B-52: realizzato con Kahlua, crema Baileys e Grand Marnier. Il famoso cocktail che viene incendiato per essere ancora più accattivante è un classico americano ma molto poco sicuro e poco professionale.
4) Il Navy Grog: è un cocktail con diversi tipi di rum, succo di lime, di pompelmo, soda e miele. Sta tornando di moda così come tutti i Tiki Drink. Inventato da Don the Beachcomber in persona.
5) Il Kir: cocktail con vino bianco e Crème de cassis, disponibile anche in moltissime varianti.
6) Sex on the Beach: è il classico cocktail dolce, estivo, alcolico e fruttato. A base di vodka ma amato anche dai palati più raffinati.
7) Stinger: 7/10 di Brandy e 3/10 di crema di menta bianca per uno dei drink più classici nel mondo. Shakerare il tutto in uno shaker Boston e filtrare nella coppa cocktail.
8) Cocktail analcolico alla frutta: l’aperitivo analcolico va sempre di moda, soprattutto per chi deve guidare. Spazio alla fantasia del barman.
9) Invisible: è un celebre drink con basi trasparenti: rum bianco, triple sec, gin e vodka. Molto ma molto alcolico.
10) Aviation: si prepara con gin, succo di limone e maraschino, più una ciliegina. Inventato nel 1916 in onore dei piloti dell’aviazione inglese durante la Prima Guerra Mondiale.
Non resta che provarli!

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