Salute

Zaha Hadid Architects progetta il primo stadio interamente in legno

Francesca Russo

Zaha Hadid Architects progetta il primo stadio interamente in legno

Lun, 13/06/2016 - 11:21

Condividi su:

La Forrest Green Rovers, è un club di calcio inglese interamente vegano e non solo sarà anche la prima squadra ad avere uno stadio ad emissioni zero progettato dallo studio Zaha Hadid Architects (ZHA) che ha realizzato lavori simili come l’Aquatics Center per le Olimpiadi di Londra 2012 e L’Arena stadium per la FIFA World Cup nel 2022 in Qatar.
Eco Park Stadium sorgerà a Stroud, in Inghilterra e sarà quasi interamente in legno, dalla struttura alla copertura; sarà il primo nel suo genere.
progetto è stato fortemente voluto da Dale Vince, presidente del team inglese e fondatore di Ecotricity, nata nel 1996, è oggi una società di fornitura di “elettricità verde” che persegue l’obiettivo di cambiare le modalità di produzione dell’energia elettrica nel Regno Unito, colpevoli, secondo quanto riportato sul sito istituzionale, di contribuire per il 30% a tutte le emissioni di anidride carbonica a scala nazionale.
L’uomo, che ha fatto della lotta all’inquinamento la sua missione, voleva una struttura sportiva che riducesse al minimo le emissioni. Numerosi sforzi erano stati impegnati nel tempo per rendere sostenibile lo stadio esistente ma c’era una grossa limitazione di fondo: semplicemente non era stato concepito per essere rispettoso dell’ambiente infatti, circa i ¾ delle emissioni di carbonio derivano proprio dalle materie prime con cui è realizzato.
Per il nuovo stadio, i metodi costruttivi prevedono il minor dispendio energetico possibile, e il minor impatto ambientale. Una membrana trasparente ricoprirà il tetto sugli spalti, garantendo copertura, ma anche minore rifrazione luminosa. Le tribune più vicine al campo disteranno solo pochi metri dall’area di gioco, mentre tutte le postazioni garantiranno una visione ottimale. Inoltre, pur prevedendo una capienza di 5,000 posti, sarà costruito prevedendo un possibile raddoppio della capacità senza necessità di interventi strutturali.
Il nuovo stadio avrà una capienza di 5000 spettatori, ampliabile a 10.000 senza ulteriori lavori e quindi costi di costruzione. La struttura portante in legno, le travi a sbalzo della copertura e la facciata ventilata saranno tutte realizzate in legno ecologico. Lo stretto passo degli elementi strutturali scandisce l’intero progetto; non si tratta solamente di una scelta formale ma della volontà di realizzare in legno elementi di solito fatti in acciaio o calcestruzzo, ovvero tribune e solette.
La copertura del complesso sportivo sarà costituita da una membrana trasparente in grado di minimizzare l’impatto del nuovo stadio con il paesaggio circostante; dal punto di vista funzionale, tale elemento eviterà che spettatori e giocatori siano colpiti da un’ombra troppo marcata e permetterà all’erba del campo di crescere omogeneamente.
La posizione di ogni seduta è stata studiata per offrire la migliore visuale possibile dell’intera area di gioco e rendere l’atmosfera accogliente, soprattutto nei giorni di gara, con lo stadio pieno di spettatori.
Ma non sarà solo Eco Park Stadium a brillare nel Glouchestershire per ecosostenibilità. Lo studio Zaha Hadid, fondato dalla compianta designer e architetta, ha progettato infatti Ecotricity, una sorta di ‘cittadella dello sport’ che, attorno allo stadio, vedrà sorgere impianti, uffici e servizi per la comunità. E potenzialmente un hub per i trasporti. Tutti in un’ottica ecologica.
Il complesso sostenibile prevede un investimento di 100 milioni di sterline e comprenderà anche una riserva naturale. Metà sarà costituito da strutture sportive all’avanguardia di cui faranno parte il nuovo stadio in legno, campi di allenamento sintetici, strutture polivalenti aperte al pubblico e un centro di ricerca scientifica per lo sport.
La restante parte sarà “la zona di affari” con uffici commerciali e unità per la piccola industria, tutte costruite seguendo le tecnologie e i criteri progettuali della bioarchitettura; questo polo avrà le potenzialità per offrire 4000 posti di lavoro. Proprio quest’ultimo aspetto è ciò che più affascina il direttore di Zaha Hadid Architects: il progetto non ambisce solo a creare una nuova casa per i Green Rovers ma uno spazio per l’intera comunità. Lo stadio e l’eco parco rappresentano un contributo alla città non solo nei giorni di partita ma tutti i giorni dell’anno.
L’area sarà attiva 365 giorni l’anno. Tutto in un’ottica green, capace di attrarre tifosi e creare soprattuto nuovi posti di lavoro.

Pubblicità Elettorale