Salute

Mussomeli, deceduta la donna ustionata e trasportata a Palermo

Redazione

Mussomeli, deceduta la donna ustionata e trasportata a Palermo

Dom, 28/04/2024 - 12:49

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MUSSOMELI – (di GANDOLFO MARIA PEPE)  – Alfonsina Minio rimasta gravemente ustionata su 2/3 del corpo, con ustioni di 2° e 3° grado, mercoledì mattina a seguito dell’esplosione per una probabile fuga di gas, non ce l’ha fatta. La donna dopo tre giorni di agonia al centro ustioni dell’ospedale Civico di Palermo, è morta ieri mattina intorno alle 12. Le condizioni si erano aggravate già fin dal tardi pomeriggio di venerdì, con le speranza di un miracolo che si erano ridotte al lumicino. La tempestività dei soccorsi avevano fatto sperare nel miracolo. La donna arrivata al pronto soccorso dell’Immacolata Longo, è stata trasferita, dopo essere stata intubata, nell’arco di venti minuti. Condizioni gravi fin da subito e prognosi riservata, per la donna che è stata sempre in pericolo di vita in queste 72 ore. Non soltanto le gravi ustioni, a rendere la situazione ancora più critica, l’avere inalato le sostanze nocive provocate dall’uscita del gas, le fiamme e l’esplosione. Compromessa anche la respirazione, la donna era stata trasferita nella camera iperbarica, per garantire una maggiore ossigenazione e aiutarla a respirare. Tutto purtroppo inutile, la donna non ce l’ha fatta ed è deceduta ieri mattina. Il cadavere è ancora in ospedale, sotto sequestro, in attesa di essere sottoposto ad autopsia, per accertare le cause della morte e capire cosa sia successo, in quel terribile mercoledì mattina. Anche l’abitazione in contrada Prato nella zona sud del paese, vicino alla cittadella scolastica, dove è successa l’esplosione è ancora sotto sequestro delle forze dell’ordine, che stanno indagando sulle modalità dell’incidente. Ignote ancore per questo motivo la data e il luogo dei funerali, che si terranno nei prossimi giorni. Dai primi rilievi è stata smentita la possibilità che ad esplodere sia stata la bombola, ma alla base dell’incidente ci sarebbe stata una fuga di gas. La fuoriuscita di gas e la fiammata che sarebbe stata scatenata dall’accensione dell’interruttore propagandosi fino a 30 metri. La violenta esplosione ha trascinato tutto quello che ha incontrato sulla propria strada. Porte, finestre, divelte, suppellettili scagliati a lunga distanza.

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